giovedì 30 settembre 2010

Appello per ritiro spot del Ministero del Lavoro dal titolo "Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene"

Riceviamo e pubblichiamo l'appello di Marco Bazzoni, operario metalmeccanico e Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza-Firenze, rivolto al Ministero del Lavoro:

La Campagna per la sicurezza sul lavoro, promossa dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali recita "Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene". Un messaggio e due spot rivolti solo al lavoratore: www.lavoro.gov.it e non a tutti gli "attori" coinvolti. Dopo aver frantumato il Dlgs 81 del 2008 del Governo Prodi, hanno ben pensato di correggerlo con il decreto correttivo Dlgs 106/09 (sanzioni dimezzate ai datori di lavoro, dirigenti, preposti, arresto in alcuni casi sostituito con l'ammenda, salvamanager, ecc).
Ora il governo cerca di rifarsi la "verginità" con spot inutili che costano alle nostre tasche ben 9 milioni di euro. Questi spot sono inutili, anzi dannosi, per l'immagine di chi ogni giorno rischia la vita, non perché gli piaccia esercitarsi in sport estremi, ma colpevolizzando sottilmente il lavoratore stesso, nascondendo una realtà drammatica: l'attuale organizzazione del lavoro offre ben poche possibilità al lavoratore di ribellarsi a condizioni di lavoro sempre più precarie in tema di sicurezza. È una campagna vergognosa perché oggi il lavoratore ha ben poche possibilità di rispettare lo slogan "SICUREZZA SUL LAVORO. LA PRETENDE CHI SI VUOLE BENE", quasi che se non c'è sicurezza la colpa è imputabile al fatto che il lavoratore non vuole bene a sé stesso ed ai suoi familiari.
Non dice nulla di chi deve garantire la sicurezza per legge, ovvero i datori di lavoro, sottovaluta i rapporti di forza nei luoghi di lavoro, non accenna minimamente al fatto che i lavoratori, specialmente di questi tempi, sono sempre più ricattabili e non hanno possibilità di scegliere di fronte ad una lavoro in nero, un lavoro precario, un lavoro a tempo determinato.
I lavoratori devono sottostare a ritmi da Medio Evo.
La campagna deve avviare un processo di comunicazione diffusa, in modo da rendere nota a tutti la necessità di un impegno costante da parte di tutti gli "attori" coinvolti, soprattutto di chi deve garantire la sicurezza.
Questi spot devono essere sostituiti da una campagna di comunicazione che dovrà puntare sulla responsabilità civile, penale e non ultima anche etico-morale che l'imprenditore deve assumere per tutelare l'integrità delle persone che lavorano per lui.
Via questi spot vergognosi, pretendiamo più ispettori ASL e più risorse, affinchè la mattanza quotidiana di lavoratori abbia finalmente fine, per l'obiettivo irrinunciabile che non si raggiunga il profitto a tutti i costi e soprattutto non con il sacrificio di vite umane innocenti.
Chi vuole aderire all'appello, può inviare il proprio nominativo, azienda, qualifica e città all'indirizzo email bazzoni_m@tin.it
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martedì 28 settembre 2010

DETASSAZIONE: IL RECUPERO SI FARA' COL MOD. 730/2011


(clicca sull'immagine per ingrandirla)




Come previsto, l'Agenzia delle entrate ha emenato nella giornata di ieri 2 circolari (47E e 48E) che chiariscono definitivamente come i lavoratori dipendenti recupereranno le somme spettanti relative all'imposta sostitutiva del 10% per gli anni 2008 (2° semestre), 2009 e 2010. I dipendenti potranno recuparare il proprio credito mediante la dichiarazione dei redditi da presentare nel 2011. Sarà il Datore di lavoro ad indicare nel CUD/2011 le somme erogate negli anni in questione per il conseguimento di elementi di redditività e produttività assoggettabili ad imposta sostitutiva agevolata.


Dunque viene meno la scadenza del 30 settembre 2010 per effettuare la richiesta e la conseguente necessità di recarsi al CAAF in questi giorni.

LEGGI LA CIRCOLARE 47E DEL 27-09-2010:

LEGGI LA CIRCOLARE 48E DEL 27-09-2010:
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La Filctem CGIL resta a disposizione per ulteriori chiarimenti.

venerdì 24 settembre 2010

Riunione D.A. - R.S.U. del 23 Settembre 2010

Ieri si è tenuta, come previsto, una riunione tra la R.S.U. e la Direzione Aziendale per proseguire il discorso legato alla piattaforma integrativa che abbiamo illustrato ai lavoratori nell'ultima assemblea generale del 10 Settembre.
L' Azienda ha ripresentato la bozza del nuovo verbale relativo all'orario di lavoro dei turnisti con le modifiche fin qui concordate con la R.S.U. (le quali sono già state ampiamente esposte ai lavoratori). L'intento, attraverso la complicità di alcuni "personaggi noti" all'interno della stessa R.S.U., è stato quello di far sottoscrivere sin da subito l'eventuale accordo per rendere definitivo il periodo sperimentale applicando le modifiche a partire dal 1° Ottobre. I lavoratori ricorderanno bene che in assemblea si è detto chiaramente che la disponibilità da parte nostra a sottoscrivere tale accordo (l'unica questione che interessa all'Azienda) sarebbe stata subordinata a:
- provvisorietà dell'applicazione: il definitivo dovrà necessariamente rientrare nella condivisione dell'intera piattaforma.
- garanzia della durata triennale della piattaforma integrativa (soprattutto per quanto concerne il premio di partecipazione) con impegno ad affrontare tutti i punti in essa contenuti.
- incentivi per l'effettuazione del sesto giorno lavorativo (straordinario di Sabato o Domenica).
Il tutto attraverso un impegno da sottoscrivere contestualmente alla firma sull'orario di lavoro.
Ebbene, non c'è stata da parte della Direzione Aziendale alcuna disponibilità in tal senso, a parte la proposta di applicare un'indennità di chiamata (2 ore) per la domenica e il riconoscimento (tardivo, ma ottenuto grazie al deciso intervento della Segreteria Filcetm CGIL ) delle 8 ore (anziche 7,5) per l'effettuazione del turno straordinario del sabato. Si sta tentando di far passare quest'ultima cosa come una "regalia" (perltro senza la volontà di elargire gli arretrati da gennaio 2010) mentre trattasi chiaramente di "diritto" per i lavoratori. Nessun incentivo quindi per il sabato. Per il premio partecipazione è stato proposto soltanto l'ennesimo accordo ponte senza impegni ulteriori per gli anni 2011-2012.
Con queste premesse appare alquanto difficile tentare di raggiungere un accordo dignitoso per coloro che (almeno come Filctem CGIL) abbiamo il dovere di rappresentare. Ci dispiace dover assistere nuovamente ad una incomprensibile retromarcia da parte di alcuni componenti della R.S.U. che, contrariamente a quanto sostenuto davanti ai lavoratori, tendono a coltivare il loro orticello personale oppure si stanno facendo incantare dalle sirene della D.A. e il cui conflitto di interesse ha raggiunto livelli insostenibili!
Ancora una volta facciamo appello a quella parte della rappresentanza che reputiamo "sana" e con la quale intendiamo proseguire il confronto con l'Azienda per portare a casa un accordo decente, senza chiedere l'impossibile ma nemmeno "svendendosi" alla prima occasione. A questo punto occorre però riuscire a comprendere le reali intenzioni della controparte aziendale rispetto alle nostre richieste, altrimenti risulterà alquanto difficile continuare a stare al tavolo, soprattutto con una R.S.U. divisa al suo interno.
Abbiamo bisogno del sostegno e del coinvolgimento di tutti i lavoratori per sapere fino a che punto possiamo spingerci.
Nel frattempo non è stato siglato alcun accordo e le parti si sono aggiornate successivamente al previsto incontro con la Direzione Aziendale alla presenza delle Segreterie provinciali di categoria previsto per la prima settimana di Ottobre, nella speranza di fare chiarezza e adottare una nuova linea comune.
Riteniamo infine importante sottolineare che la D.A. ha riferito di aver effettuato delle verifiche rispetto alle nostre ripetute segnalazioni riguardanti le continue modifiche delle turnazioni in PPU OTC, confermando il tutto (!). Ha dunque provveduto a richiamare ancora una volta i responsabili al rispetto delle regole, a modificare taluni atteggiamenti poco consoni e a garantire la programmazione dei turni su 3 settimane di anticipo. Invitiamo tutti coloro che ravvisassero ulteriori violazioni a segnalarcelo tempestivamente.

giovedì 23 settembre 2010

Consegna Certificazione Compensi non detassati 2008

L'azienda informa che in virtù di quanto previsto dalla risoluzione nr. 83 del 17/08/2010 dell'Agenzia delle Entrate, sono state predisposte apposite certificazioni per il compenso ordinario legato al TURNO NOTTURNO relativo all'anno 2008 (2° semestre) non detassato in busta paga.

Tale certificazione sarà in distribuzione nelle giornate del 23 e del 24 Settembre durante il primo intervallo della mattina (9:00/9:10) e durante il 1° intervallo del pomeriggio (16:05/16:15 il giovedì e 15:50/16:00 il venerdì) nelle rispettive aree breaks (Sala Ristorazione e Nuova Sala Break PPU2). Per i lavoratori che stanno effettuando il turno notturno la consegna avverrà tramite il responsabile presente in turno.

Coloro che non saranno presenti nelle suddette giornate, potranno ritirare la certificazione presso l’Ufficio Risorse Umane di Stabilimento. Per coloro che risultano in malattia o per i quali si prevede assenza a lungo termine, l'azienda sta provvedendo alla spedizione del documento a casa.
Ricordiamo che la scadenza prevista per inoltrare la richiesta di rimborso resta il 30 settembre 2010 per cui invitiamo tutti i lavoratori interessati a rivolgersi ai delegati FILCTEM CGIL presenti in azienda i quali provvederanno ad inoltrare la documentazione al CAAF CGIL.
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seguiranno aggiornamenti.

sabato 18 settembre 2010

Crisi: CGIL, il direttivo lancia una grande stagione di mobilitazione

Crisi: Epifani, paese a rischio pericoloso degrado

In questo quadro la CGIL lancia le iniziative per l’autunno, a fine novembre prevista una grande giornata di mobilitazione a Roma

17/09/2010
Il paese versa in una condizione di “pericoloso degrado”, che parte dai conflitti all'interno della maggioranza di governo, per passare alle ultime vicende, come quella del motopeschereccio italiano mitragliato da una vedetta libica, fino ad arrivare all'irrilevanza del nostro paese nel quadro internazionale, come dimostra l'affidamento degli incarichi per gli ambasciatori Ue. E' il quadro molto duro circa lo stato del paese - colpito da una crisi economica ancora molto dura - tracciato dal Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani, nel corso della relazione introduttiva al Comitato Direttivo Nazionale, dove ha affrontato tutte le questioni sul tappeto: dalla crisi alla necessità di recuperare un potere contrattuale dal tentativo di isolamento. Inoltre, secondo il leader sindacale, se il paese vive una condizione difficile spetta alla CGIL stare in campo, con le sue proposte e con le sue iniziative di mobilitazione, rafforzando il tratto confederale e con in programma una grande giornata di mobilitazione da tenere a Roma a fine novembre.
“Siamo di fronte ad un rischio di pericoloso degrado paese - ha spiegato Epifani alla platea del Direttivo - che emerge da molti segnali allarmanti. E’ un quadro, rispetto al quale, un sindacato come la CGIL non può rinunciare, per le responsabilità e il ruolo che le compete, a reagire e ad esprimere un’idea alternativa per il paese”. Secondo il numero uno di Corso d'Italia diversi sono i segnali negativi, tra questi “c’è il livello e la modalità di scontro nella maggioranza e nel governo: non è una novità assoluta ma oggi ha toccato punte gravi con il pericoloso coinvolgimento degli stessi assetti istituzionali”. Altro esempio è la 'compravendita' di parlamentari, ovvero il gruppo dei 20 pronti a sostenere il governo per 'responsabilità nazionale': “Anche questo – ha detto Epifani - non è un fatto nuovo ma ora assume caratteristiche gravi; basti considerare la mancata nomina del ministro allo Sviluppo economico, vacante ormai da mesi, perché quella casella è diventata moneta di scambio nella trattativa di maggioranza”. Fatti che per il leader sindacale segnano “una delle pagine più buie della vita paese”.
Ma ancora: “Non ci sono parole, poi, per descrivere quanto avvenuto ai danni del peschereccio italiano colpito dalla motononave donata dal governo italiano e altrettanto incredibile è la giustificazione della vicenda espressa dal ministro degli Interni, che ha pensato di chiudere così la questione”. Così come colpisce la vicenda della scuola 'leghista' di Adro: “Non si può tacere sullo svilimento sostanziale della scuola pubblica, - ha accusato Epifani - non solo con il dramma dei precari e con il taglio delle risorse, ma con una imposizione di simboli di parte che non ha eguali in nessun paese democratico, con uno svilimento della funzione e persino della ‘sacralità repubblicana’ della scuola pubblica”. Infine, riferendosi all'affidamento degli incarichi per gli ambasciatori Ue all’Italia, alla quale sono andate le sedi di Albania e Uganda. “Non a caso è alla Germania, il primo paese manifatturiero dì Europa che fa una robusta politica industriale, che è andata la sede cinese”.
Un quadro duro, da dove emerge un paese su di una pericolosa china e che ha bisogno di un forte impegno della CGIL, alla quale “spetta di rafforzare profilo di iniziative con tratti sempre più fortemente confederali” mentre anche il quadro economico e sociale conferma “gli aspetti di difficoltà malgrado la probabile lieve salita del Pil, cosa del resto naturale dopo il crollo degli ultimi anni. L’Italia comunque sarà il paese che cresce meno in Europa con centinaia di migliaia di lavoratori in cassa integrazione e precari licenziati”. Secondo il numero uno della CGIL saranno necessari “sette anni per tornare alle condizioni pre-crisi” mentre la minore crescita del paese “non dipende dalla relazioni industriali, ma dall’assenza di una politica industriale, dall’inesistenza di investimenti e progetti su infrastrutture, servizi, formazione, ambiente e welfare”. Tutti temi che, per Epifani, “riguardano la crescita e lo sviluppo oltre che la condizione dei cittadini”.
Si rende per questi motivi necessaria “una svolta”, ed è per questo che, a proposito del rischio di caduta del governo su cui tutti si sono cimentati in questi giorni, “siamo stati i soli - ha affermato - a dire che il problema non è voto sì, voto no ma l’inadeguatezza delle politiche del governo a cui si accompagnano gli attacchi ai diritti lavoratori dei settori pubblici e privati”. Attacchi infatti vengono inferti nel pubblico dove “di fatto si va verso il blocco della contrattazione nazionale e di secondo livello, e verso il tentativo di cancellazione della rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro”. Il rischio è “che dove scompare il sindacato torni la peggiore politica e le logiche di clientela”. Quanto ai settori privati, ha precisato, “prosegue l’attacco di Fiat e Federmeccanica sulla derogabilità del contratto nazionale. E’ un vera e propria messa in discussione dell’idea di scambio negoziale che si traduce in un attacco alla FIOM e alla CGIL, un’operazione avallata da Confindustria”. Non è però un caso isolato: “Si vanno moltiplicando intanto gli attacchi ai diritti, a cominciare dal diritto di sciopero, da Pomigliano alla Sevel, dalla Ferrari all’Università di Bologna”. Attacchi che non hanno alcuna giustificazione perché “è pretestuoso e falso dire che la CGIL non firma contratti: sono stati sottoscritti decine di accordi anche dalla FIOM e sono stati in generale buoni contratti”.Ma adesso la questione da porre è come riconquistare il potere contrattuale. “Tutta la CGIL - ha detto - sosterrà la giornata di mobilitazione della FIOM (16 ottobre, ndr.) ma tutti insieme dobbiamo costruire una via di uscita da questa situazione. Di fronte ad un attacco di queste proporzioni è necessario stare in campo con più modalità: non sarà solo il conflitto a consentire la riconquista dei tavoli di confronto. Al conflitto bisogna unire una capacità di proposta : la difesa del contratto nazionale è essenziale ma passa per l’innovazione del contratto nazionale stesso”.In questo quadro la CGIL lancia le iniziative per l’autunno. “Nei prossimi giorni - ha annunciato Epifani - presenteremo proposte sugli ammortizzatori sociali, sul tema della democrazia e della rappresentanza sindacale, sul Mezzogiorno e sul sistema previdenziale”. Nello specifico ci saranno due richieste prioritarie: il superamento del tetto di 10.000 unità per il pensionamento dei lavoratori in mobilità posto dalla maovra correttiva e l’estensione della cassa integrazoine in deroga per il 2011 e il 2012. Inoltre, ha fatto sapere il segretario generale, “il 29 settembre aderiremo alla giornata di mobilitazione promossa dal sindacato europeo”. La CGIL, infatti, non è isolata rispetto al sindacato europeo, tutt’altro: “Ovunque sono stati fatti o si preparano scioperi contro le politiche dei governi”. E ancora la CGIL sosterrà con una forte iniziativa in programma il 24 settembre i settori della pubblica amministrazione e della scuola affinchè sia possibile eleggere a novembre le Rsu.Infine, per la fine di novembre, “proporremo una grande giornata di mobilitazione a Roma”. Quanto al rapporto con CISL e UIL e in merito alla manifestazione da queste due promossa sul tema del fisco, Epifani ha detto: “CISL e UIL hanno deciso di andare ad una manifestazione senza la CGIL su un tema, il fisco, rispetto al quale i punti di vista sono sostanzialmente comuni: decisione poco comprensibile, mentre sarebbe necessario chiedere insieme al governo un tavolo di confronto mentre la situazione si fa più pesante per pensionati e lavoratori dipendenti (sui quali è persino cresciuto il peso del prelievo in questo anno difficile) e avanzano ipotesi - ha concluso Epifani - inaccettabili come la possibilità che le regioni aumentino il prelievo addizionale Irpef a fronte di un taglio dell’Irap”.
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Il Comitato Direttivo ha inoltre deliberato la costituzione del Comitato dei Saggi che dovrà, in ordine al percorso relativo alla sostituzione del Segretario Generale Guglielmo Epifani, consultare i componenti del direttivo per l'indicazione del nuovo Segretario. Questi i componenti: Carlo Ghezzi, presidente della Fondazione Di Vittorio; Merida Madeo e Maurizio Scarpa, della presidenza del Comitato Direttivo Nazionale; Morena Piccinini, presidente del Comitato Direttivo; Enrico Panini, Segretario Confederale della CGIL Nazionale, responsabile d’organizzazione. Le consultazioni si terranno nei giorni 20, 21 e 22 ottobre e successivamente è prevista, per il 3 novembre, la riconvocazione del Comitato Direttivo per procedere all'elezione del nuovo Segretario Generale.
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Campagna raccolta firme contro la riforma dei consultori

Riceviamo e pubblichiamo volentieri questa iniziativa, invitando tutti i cittadini alla massima partecipazione:
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NO ALLA PROPOSTA DI LEGGE TARZIA SUI CONSULTORI

I numerosi tentativi di aggressione nei confronti di ciò che in questi anni le donne hanno saputo costruire e realizzare per tutti si concretizzano attualmente nell’irricevibile proposta di legge Tarzia, già respinta 7 anni fa dalle operatrici del settore, dalle assemblee delle donne e dalla società civile tutta.

DENUNCIAMO

· L’attacco all'unico servizio socio-sanitario che realizza un modello operativo di genere, il Consultorio Familiare, attraverso la proposta di legge Tarzia che ne decreterebbe di fatto la chiusura, come esperienza di autogestione, prevenzione ed informazione dalla parte delle donne.
· L’attacco violento alla libertà di scelta delle donne per l'alternativa farmacologica all'aborto, attraverso il blocco della somministrazione della RU 486 nel Lazio, giustificato dalla querelle sull'ospedalizzazione e dall'odio insensato per la legge 194.
· L’attacco duro e spietato alle scelte di vita delle donne, un attacco culturale e materiale, che passa per le dichiarazioni antiabortiste dei politici e si estremizza negli innumerevoli casi di omicidio e di violenza maschile sulle donne.

Ancora una volta si tenta di distruggere il Consultorio familiare e di smantellare le strutture del welfare pubblico e delle garanzie sociali. Questa proposta rappresenta l’ennesimo e inaccettabile attacco alla sanità pubblica, poiché mira alla privatizzazione di fatto dei consultori ed inoltre si contrappone alla legge 194.
Non rispettando le leggi nazionali (L.405/75 - L. 194/78) e volendo stravolgere la L. Reg. Lazio 15/76, valutata eccellente dalle agenzie internazionali, si colpiscono tutte le donne, in particolare quelle socialmente più fragili.
La proposta di legge Tarzia nulla ha a che fare con i bisogni di donne, uomini, bambine e bambini, ma vuole intenzionalmente distruggere il patrimonio di conoscenza e di pratiche che i Consultori hanno prodotto in questi trenta e più anni di attività.

Chiediamo, piuttosto, una completa attuazione della L. R. 15/76 e l'apertura di tutti i Consultori previsti nel territorio regionale - almeno 1 ogni 20.000 abitanti –, la riqualificazione del servizio attraverso nuovi e maggiori finanziamenti pubblici e la garanzia della presenza di medici non obiettori.

Rivolgiamo questo appello quindi a tutte e tutti, consapevoli che non è più possibile né restare indifferenti, né arretrare ancora: bisogna fermare la proposta di legge Tarzia e pretendere ciò che ci spetta!


“Giù le mani dai Consultori. Riprendiamoci i nostri diritti!”

F.TO: Assemblea permanente delle donne contro la proposta di legge Tarzia
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ODG RU486 E PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE “RIFORMA DEI CONSULTORI FAMILIARI”

Il CD della Cgil di Roma e Lazio ritiene che i continui e pretestuosi rinvii circa la somministrazione della RU486 nelle strutture pubbliche e la proposta di legge regionale n 21 del 26 maggio 2010 mettano a rischio nella nostra regione la libertà di scelta e l’autodeterminazione della donna, in palese violazione della legge 194.
Le linee guida sull’utilizzo della RU486, emanate dalla giunta regionale con mesi di ritardo rispetto alle altre regioni e soltanto dopo che l’ospedale Grassi ne aveva iniziato la somministrazione, in applicazione della legge nazionale, oltre a prevedere un inutile e costoso ( per la già disastrata sanità regionale!!) obbligo di ricovero, contiene ulteriori rinvii, che ne hanno di fatto completamente bloccato la possibilità di utilizzo nella nostra regione.
Infatti si prevede che un successivo provvedimento dell’ASP / Agenzia di Sanità pubblica) individuerà ed autorizzerà gli ospedali che possono somministrare la Ru486 ed il numero di posti letto dedicati. Riteniamo che ogni struttura sanitaria già accreditata per l’interruzione volontaria di gravidanza possa e debba offrire anche questa possibilità, meno traumatica per la salute della donna ed anche meno complicata dal punto di vista tecnico, in base alle indicazioni dei medici ed alla scelta della paziente, e l’individuazione di “posti letto dedicati” – modalità del tutto inusuale e non praticata per nessun altro tipo di intervento – non può costituire un escamotage per ulteriori ritardi e difficoltà organizzative.
Il CD ritiene altresì che la PL n 21, nota anche come Proposta Tarzia, snatura il ruolo e la funzione dei consultori familiari , non più luoghi per tutelare la salute delle donne, sostenere la procreazione responsabile e consapevole, svolgere attività di prevenzione sul territorio, ma istituzioni ideologizzate “volte a promuovere la famiglia ( viene anche specificato famiglia fondata sul matrimonio) ed i valori etici.”
Viene messa in discussione la legge 194, richiamando esplicitamente tra le finalità dei consultori la “tutela della vita del figlio concepito”, prevede la presenza di non meglio identificate “associazioni familiari e organizzazioni che promuovono la stabilità familiari”, si rilanciano i consultori privati, equiparati anche in termini di accesso ai fondi pubblici, svilisce la professionalità degli operatori, consentendo l’accesso a volontari e l’istituzione di “comitati bioetici”.
Neppure un riferimento ai compiti di informazione e prevenzione rispetto alla salute della donna ed alla contraccezione, i “nuovi” consultori diverrebbero in realtà presidi per condizionare la libertà di scelta delle donne, esclusivamente in senso anti abortista, anche utilizzando strumentalmente l’accesso ad eventuali aiuti economici.
Il CD ritiene che ben altre debbano essere le politiche rivolte a sostenere la maternità consapevole, favorendo l’occupazione delle donne e la conciliazione tra vita e lavoro, tutelando le situazioni di disagio sociale e marginalità, senza demagogie né condizionamenti ideologici.
Ricordiamo inoltre che il ricorso alle interruzioni volontarie di gravidanza è drasticamente diminuito negli anni, proprio grazie alla l. 194 ed all’azione di prevenzione e informazione svolta anche dai consultori familiari, ed è in tal senso che bisogna continuare ad operare, potenziando la rete dei consultori sul territorio ed i fondi a loro disposizione.
Il CD esige che nel Lazio siano rispettati i diritti e le libertà delle donne, garantendo la piena applicazione della l. 194, anche attraverso la modalità farmacologica, e salvaguardando e potenziando la rete ed il ruolo dei consultori familiari, quali previsti dalle l. 15/76 , e promuoverà a tal fine le necessarie forme di mobilitazione, insieme alle donne ed agli uomini delle associazioni, dei partiti e della società civile.
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Chi ha il collegamento internet potrà sottoscrivere la petizione via mail oppure al link di seguito riportato:
indirizzo mail
info@casainternazionaledelledonne.org
link
http://www.petizionionline.it/petizione/salviamo-i-consultori-della-regione-lazio-dalla-proposta-di-riforma-tarzia/1977
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venerdì 17 settembre 2010

Nuovi aggiornamenti dallo Stabilimento

In data odierna la RSU ha incontrato la Direzione Aziendale per ricevere alcune comunicazioni che vi riportiamo di seguito:
  • Possibili situazioni analoghe a quella del Centrum: la RSU ha chiesto nei giorni scorsi alla DA di confermare oppure smentire le voci che stavano circolando con insistenza in merito all'esistenza di situazioni analoghe a quella del Centrum, con la conseguente necessità di ricoprire quanto prima l'assenza dal mercato di tali prodotti. La DA ha confermato che, a seguito della vicenda che ha visto coinvolto il Centrum, è stata avviata da Pfizer una indagine a livello mondiale per individuare possibili ricadute su altri prodotti food; tale indagine ha finora sortito l'individuazione di altri 2 prodotti minori nei quali si è reputato opportuno sostituire un eccipiente (è già stato deciso il fornitore alternativo); nel frattempo si applica lo stesso metodo utilizzato per il Centrum al fine di rifornire quanto prima i mercati, mentre l'indagine prosegue, sperando di non avere ulteriori sorprese!
  • Assunzione temporanei: in relazione al programma di recupero del Centrum si è ravvisata la necessità di assumere altri 3 lavoratori teporanei in area Servizi tecnici (elettricisti e meccanici) fino a Dicembre.
  • Detassazione agevolata al 10%: come ricorderete (è stato riportato sia su questo blog che nella recente assemblea generale) l'azienda ha sostenuto fino ad oggi di aver già applicato correttamente l'aliquota agevolata per il 2° semestre 2008 per tutti i casi rientranti nelle indicazioni della Legge Finanziaria e di essere in fase di verifica con Zucchetti per gli anni 2009 e 2010. La novità è che, a seguito del "raccordo" con le altre aziende presenti in Confindustria e dei contatti con l'Agenzia delle Entrate, si è giunti alla conclusione che occorre rivedere tutto in quanto manca l'applicazione sulle ore "ordinarie" del notturno (come avevamo previsto noi). A questo punto si attendono sia delle linee guida da parte dell'Agenzia delle Entrate con dei moduli standard allegati ad una probabile nuova circolare e sia delle inevitabili proroghe per la richiesta di recupero (ad oggi il termine è il 30 settembre). Non appena verrà dissipata la nebbia saremo messi tutti a conoscenza su quello che occorre fare.

A margine della riunione è stata ricordata dalla RSU la questione legata alla retribuzione del turno di lavoro in straordinario dove, a partire dall'applicazione dell'accordo separato sull'orario di lavoro (gennaio 2010) i lavoratori si vedono continuamente retribuite 7,5 ore anziche 8. Il responsabile delle Risorse Umane continua a sostenere che, essendo un turno in straordinario, vengono corrisposte soltanto le ore indicate dalle timbrature e non l'intera giornata come nei turni ordinari. La RSU rifiuta categoricamente tale interpretazione e fino a quando l'azienda non rivedrà le proprie posizioni a riguardo chiede ai lavoratori di non fornire la propria disponibilità ad effettuare lavoro straordinario in turno oppure a decidere individualmente (indicandolo preventivamente ai propri supervisori) la quantità di ore che vorrà prestare.

Appare alquanto sconcertante la miopia di questa dirigenza in un momento in cui si chiede ai lavoratori di fornire la massima disponibilità e allo stesso tempo si provvede sistematicamente a recuperare soldi sulla loro pelle anziche elargire qualcosa per aumentarne l'adesione all'impegno richiesto.

Ricordiamo che lunedì pomeriggio è fissato un incontro per ufficializzare la piattaforma illustrata in assemblea e soprattutto per discutere di incentivi: quel che è certo è che non stiamo partendo col piede giusto!

Seguiranno ulteriori aggiornamenti

sabato 11 settembre 2010

L'assemblea dei lavoratori ha condiviso la linea della R.S.U.

L’ASSEMBLEA GENERALE DEI LAVORATORI TENUTASI IL GIORNO 10 SETTEMBRE 2010 HA SANCITO L’APPROVAZIONE DELLA LINEA PROPOSTA DALLA R.S.U. PER IL TAVOLO DI CONFRONTO CON LA DIREZIONE AZIENDALE.
I LAVORATORI E LA R.S.U. SONO CONCORDI CHE L’ARGOMENTO PRIORITARIO DA AFFRONTARE E’ QUELLO LEGATO ALL’EMERGENZA CENTRUM, DOVE SI DOVRANNO CONDIVIDERE ENTRO LA PROSSIMA SETTIMANA SIA L’ORARIO DA APPLICARE PER I PROSSIMI 3 MESI, SIA L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO CHE GLI INCENTIVI PER LA DISPONIBILITA’ CHE VERRA’ CONCESSA DAI LAVORATORI. LO SCOPO RESTA QUELLO DI EVITARE IL RIPETERSI DELLA SITUAZIONE VENUTASI A CREARE LO SCORSO ANNO IN OCCASIONE DELL'EMERGENZA POLASE.
I LAVORATORI E LA R.S.U. SONO CONCORDI NELL’IMPOSTAZIONE RIGUARDANTE LA PIATTAFORMA INTEGRATIVA AZIENDALE, SIA NEI PUNTI IN ESSA CONTENUTI E SIA NELLE PRIORITA’ STABILITE CON LE RELATIVE SCADENZE. I PRINCIPALI PUNTI CONTENUTI NELLA PIATTAFORMA CHE VERRA' PRESENTATA AL TAVOLO DI CONFRONTO SONO: 1- ORARIO DI LAVORO TURNISTI, 2- PREMIO DI PARTECIPAZIONE, 3- VERIFICA INQUADRAMENTI, 4- CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO, 5- FORMAZIONE, 6- INDENNITA' DI REPERIBILITA' E GETTONE PRESENZA. LA VALIDITA' DELL'EVENTUALE ACCORDO SARA' TRIENNALE COME PREVISTO DAL VIGENTE C.C.N.L.
SI STABILISCE INFINE CHE IN CASO DI MANCATO RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI LA R.S.U. PREVEDE DI INTRAPRENDERE LE DOVUTE AZIONI DIMOSTRATIVE ALLE QUALI I LAVORATORI SI IMPEGNANO A FORNIRE ADEGUATA PARTECIPAZIONE.
SI E' RIBADITO ALL’ASSEMBLEA CHE, STANDO AL VIGENTE REGIME DI ORARIO, IL TURNO NOTTURNO RESTA FACOLTATIVO E AD ESSO NON E’ APPLICABILE IL RIPOSO COMPENSATIVO. VIENE STIGMATIZZATO L'ENNESIMO TENTATIVO DA PARTE DI ALCUNI RESPONSABILI DEI REPARTI DI PREDISPORRE PER I PROSSIMI MESI CALENDARI COI TURNI CHE PREVEDONO GIA' IL RICORSO A STRAORDINARIO DI SABATO E DOMENICA O RIPOSI DI TIPO "ANOMALO". E' STATO RICORDATO AI LAVORATORI CHE, IN ASSENZA DI UN ACCORDO TRA LE PARTI, LA DISPONIBILITA' RESTERA' LEGATA ALLE SCELTE INDIVIDUALI SENZA ALCUN OBBLIGO.

mercoledì 8 settembre 2010

Aggiornamenti dallo Stabilimento

Giornata particolare quella di ieri, dove la RSU ha incontrato la Direzione Aziendale a più riprese: la prima in mattinata, in vista della riunione che l'Ing Rubbi ha tenuto in sala mensa tra i lavoratori per illustrare (dietro nostro suggerimento) in modo chiaro la situazione relativa alla produzione del Centrum e quello che ci attende per i prossimi mesi. Come da buona prassi per le corrette relazioni sindacali, la RSU è stata convocata per essere messa a conoscenza di ciò che sarebbe stato posto a conoscenza dei lavoratori di lì a poco. In quell'occasione è stato ricordato alla Direzione che è assolutamente necessario concordare preventivamente sia un adeguato regime di orario da applicare nel breve periodo per far fronte all'emergenza Centrum, sia un'ottimale organizzazione del lavoro e sia dei congrui incentivi per tutti coloro che daranno la propria disponibilità in termini di impegno extra. In particolare quest'ultimo punto è stato oggetto di pubblica richiesta all'Ing Rubbi anche in assemblea da parte della RSU Filctem CGIL. L'impegno che il Direttore ha assunto ufficialmente (in presenza del suo "capo americano" Angelo Santisi) di concordare il tutto al tavolo sindacale riveste per noi delegati e per i lavoratori una notevole importanza in quanto potrebbe servire ad evitare il ripetersi della situazione vissuta lo scorso anno per quanto concerneva l'emergenza Polase dove, nonostante le promesse, le gratifiche per l'impegno profuso sono state paraticamente inconsistenti (o inesistenti).
Nel pomeriggio si è invece tenuto un ulteriore incontro dove la DA ha effettuato alcune comunicazioni alla RSU del tipo: 1) applicazione dell'aliquota agevolata al 10% sul lavoro notturno: la DA conferma che per l'anno 2008 l'aliquota è stata applicata e che sta procedendo alla verifica per gli anni 2009 e 2010 con il contractor esterno (Zucchetti) e a predisporre eventualmente le corrette informazioni sulle modalità per il recupero. Invitiamo comunque tutti i lavoatori a controllare la veridicità per il 2° semestre 2008, rivolgendosi ai delegati Filctem CGIL presenti in azienda per la trasmissione ai nostri CAAF. 2) emergenza Centrum: la DA conferma la necessità di assumere 42 persone interinali (Adecco) per 3 mesi a partire dai prossimi giorni. 3) la DA ha inviato nei giorni scorsi ai vari responsabili aziendali la copia del comunicato RSU del 31 agosto u.s. dove si invitava la Direzione stessa a esigere il rispetto degli orari e delle turnazioni calendarizzati e di quanto stabilito dalla Legge, dal CCNL e dagli accordi aziendali vigenti. Ci auguriamo di non dover tornare a discutere del problema per l'ennesima volta. 4) infine la DA ha dimostrato la volontà di riprendere il tavolo di confronto per la piattaforma integrativa aziendale di 2° livello, chiedendo di stabilire un calendario di argomenti con delle priorità; come prevedibile le priorità dell'Azienda sono diverse da quelle della RSU per cui appare quantomeno necessario concordare almeno il metodo di lavoro; a tal proposito la RSU ha già provveduto a inoltrare richiesta di assemblea generale per tutti i lavoratori per venerdì 10 settembre al fine di illustrare i punti contenuti nella proposta di piattaforma che consegneremo alla DA e di come affrontare anche l'emergenza Centrum al tavolo sindacale.