mercoledì 27 luglio 2011

"1 euro di ...solidarietà" per i lavoratori della Evotape

E' partita l'iniziativa promossa dalla FILCTEM CGIL di Latina a sostegno dei lavoratori della EVOTAPE di Santi Cosma e Damiano. Nei prossimi giorni anche nella nostra azienda sarà possibile sottoscrivere volontariamente un contributo di solidarietà di 1 euro a sostegno della vertenza, rivolgendovi ai vostri delegati della RSU FILCTEM CGIL.

Grazie a tutti anticipatamente.




(clicca sulle immagini per ingrandirle)

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martedì 19 luglio 2011

Riunione a tinte chiaro-scure quella di ieri in Confindustria

Come più volte anticipato ai lavoratori, si è tenuta nel pomeriggio di ieri la riunione tra la Direzione Aziendale Wyeth, rappresentata dal Direttore (Ing Rubbi) e dal Responsabile HR (Ramacciani) e le OO.SS.LL assieme alla RSU.
Ci sono state fornite alcune buone notizie:
- Pfizer conferma la Consumer Division (alla quale appartiene il sito di Aprilia) come "core" business unit.Per le divisioni Animal Health e Nutrition, che Pfizer non considera strategiche, saranno "esplorate soluzioni diverse.
- Aprilia è considerato un polo strategico per prodotti OTC e dietetici per il mercato europeo, dove l'Italia rappresenta il 13% del mercato.
- Con l'acquisto di Ferrosan, Pfizer potrebbe incentivare il mercato russo con ricadute positive anche per lo stabilimento di Aprilia.
-Aprilia è stata scelta come sede italiana del progetto Finance One, una struttura finanziaria che necessiterà di circa 13 persone e che dovrà coordinare gli stabilimenti di Aprilia, Ascoli e Catania. Per la ricerca e selezione del personale che ne farà parte, l'azienda assicura che non si sta affatto prendendo in considerazione l'ipotesi di assunzioni esterne, anzi si stanno predisponendo dei job posting con l'intento di selezionare il personale all'interno di Pfizer, con particolare attenzione al sito di Catania dove attualmente vi sono numerose figure "ridondanti" a seguito dell'apertura della procedura di mobilità.
-i volumi per lo stabilimento di Aprilia sono previsti in crescita nel prossimo anno: nel 2010 sono stati prodotti 69,5 mln di confezioni; nel 2011 si stima di chiudere a 68,5 mln di confezioni ; nel 2012 si stimano 69,4 mln di confezioni. Questi dati non tengono però conto della prevista produzione ad Aprilia di 300 mln di compresse di  Advil per il Canada (soltanto la manifattura e per ora soltanto in via temporanea come conseguenza della "saturazione" del sito di Guayama) e di 70 mln di cpr di Centrum Junior e Performance (trasferimento definitivo).
Le notizie negative riguardano sostanzialmente l'argomento attinente la riduzione dei costi. L'azienda afferma di   avere per ora esaudito soltanto al 60% le richieste di Pfizer in tal senso, in particolare attraverso:
- il blocco del turn-over: sono uscite circa 16 persone e non sono state sostituite.
- la riduzione dei costi dell'energia: prevista anche la copertura dei parcheggi con l'istallazione di pannelli fotovoltaici che consentirà l'abbattimento del 5% del costo dell'energia.
-una "imponente" riorganizzazione che ha accorpato le focus e la manutenzione.
L'Ing Rubbi si è detto "in grossa difficoltà" nel riuscire a far fronte alla richieste di saving avanzate dalla Corporate e il principale problema è costituito dal rapporto troppo sfavorevole tra diretti e indiretti di produzione: attualmente i dipendenti di Aprilia sono 411 di cui 149 indiretti, 208 diretti e 54 temporanei (i quali andranno comunque a diminuire nel tempo in quanto si cercherà di rendere "flat" la forza lavoro); in qualche modo occorre aumentare la proporzione a vantaggio dei diretti; a specifica domanda l'Ing Rubbi afferma che i magazzinieri e gli analisti di laboratorio sono considerati diretti. Inoltre ha affermato che soltanto 4 dirigenti impattano come costo su Aprilia, mentre altri 4 impattano per una parte; tutti gli altri (compresa la struttura Technology) hanno un costo che ricade a livello internazionale.
Il sindacato ha vivacemente criticato il modello adottato con la nuova riorganizzazione, con particolare riferimento al settore della manutenzione: ci sono stati delle evidenti dequalificazioni nelle persone scelte per ricoprire la nuova figura dell'operator care, togliendo anche importanti risorse in un settore critico; il risultato è sotto gli occhi di tutti: gente demotivata, manutentori validi che scelgono di lasciare l'azienda, efficienza delle linee di produzione in caduta libera. Appare ovvio che se il modello risulta inefficiente occorre agire diversamente!
L'Ing Rubbi ha parlato di un sistema nuovo ancora in fase di rodaggio e che secondo lui ci troviamo in un momento sfavorevole in cui le macchine sfortunatamente (!) funzionano male. Le cause possono essere molteplici e comunque si stanno facendo delle analisi in merito.
La riunione si è chiusa con la richiesta da parte delle OO.SS. e della RSU per avere maggiori informazioni su quelle che saranno le azioni da adottare nel breve periodo per garantire la permanenza di Aprilia nel network Pfizer; Rubbi ha confermato che a Settembre avrà certamente definito il budget per il 2012 per cui si potra tenere un'ulteriore incontro chiarificatore.
Seguiranno aggiornamenti.
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lunedì 11 luglio 2011

Primo incontro tra RSU e DA per la verifica degli inquadramenti

Si è tenuto oggi pomeriggio un primo incontro tra la RSU  e la Direzione Aziendale per la verifica degli inquadramenti del personale.
Si è trattato di un incontro "preliminare" in cui sostanzialmente si è cercato di stabilire un metodo condiviso di lavoro e dove la RSU ha illustrato una prima cospicua parte di quelle che ritiene le proprie rivendicazioni in materia di inquadramenti. La Direzione Aziendale ha raccolto le richieste della RSU ed ha reclamato del tempo per effettuare delle verifiche assieme ai responsabili di reparto. 
La RSU Filctem CGIL ha nuovamente posto l'accento sulla mancata consegna di un organigramma aggiornato e delle job desciptions ai lavoratori.
L'azienda, rappresentata dal Direttore HR, ha lamentato il fatto che alcune richieste della RSU non corrispondono "esattamente" ad alcune declaratorie presenti nel CCNL , allorchè è stato fatto osservare che lo stesso CCNL prevede che determinate figure professionali possono essere anche definite a livello aziendale, come già avvenuto in passato e come l'azienda ha fatto di recente con l'introduzione della figura dell' "operator care".
La riunione è stata aggiornata a data da destinarsi con l'impegno ad affrontare di volta in volta ogni singola area.

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lunedì 4 luglio 2011

Mobilità per 151 lavoratori del sito Pfizer di Catania

Dal blog dei nostri colleghi di Catania ai quali esprimiamo tutta la nostra solidarietà:


MOBILITA': IL NOSTRO NO AI LICENZIAMENTI

FILCTEM CGIL Catania (www.filctemcgilct.com) - Purtroppo, quanto dicevamo da 2 anni, si è dimostrato drammaticamente vero. Eppure, quando insistevamo sul fatto che i proclami fatti dall’azienda a mezzo stampa, o nelle sedi ufficiali, che strombazzavano cifre astronomiche di investimenti erano quanto meno parziali e che nascondevano volutamente la verità, venivamo tacciati di terrorismo e disfattismo.
Quello che pensavamo e che avremmo preferito non sentire mai, si è concretizzato drammaticamente ieri nel corso di una town hall tenuta dall’ingegnere Galizia a tutto il personale. In quella sede, da un lato si sono continuani a sbandierare investimenti per addurre l’estrema salute dello stabilimento di Catania e dall’altro si è annunciato l’esubero di 152 dipendenti, che non è il 10% del totale dei dipendenti (cifra già drammaticamente elevata) bensì il 20%.
Prima di entrare nel merito, riteniamo utile, fare un breve resoconto della situazione, in quanto, sebbene siano note a tutti quanti, sono necessarie ad inquadrare bene la situazione:
1. In data 22/06/2011, l’azienda decide di chiudere anticipatamente la CIGS aperta il primo di dicembre dello scorso anno.
2. Qualche giorno dopo, procede alla stabilizzazione di una decina di TD.
3. Dopo le pressanti insistenze delle OO SS, sia a livello di categoria che a livello confederale, nei confronti delle istituzioni (ricordiamo l’assemblea all’interno dell’azienda con l’intera deputazione catanese e con le istituzioni, i sit in tenuti sotto i palazzi istituzionali ed il pressing fatto presso i più autorevoli rappresentanti delle Istituzioni locali e nazionali) si è riusciti ad ottenere un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MSE) con l’obiettivo di affrontare la vertenza Pfizer.
4. In tale sede istituzionale, sono stati ufficializzati due eventi: la prosecuzione delle trattative per la cessione del Centro di Ricerca (in fase avanzate ma non ancora finalizzate) e l’apertura della procedura di mobilità.
A questo punto è doveroso fare alcune considerazioni.
CIGS: la cassa integrazione straordinaria, doveva servire a ridurre i costi di produzione (consentendo una riqualificazione del personale finalizzata al miglioramento della produttività) ma in realtà l’azienda ha utilizzato in modo parziale, poco trasparente e sicuramente alquanto discutibile. In altri termini, l’Azienda ha perso l’occasione di riqualificare 80 lavoratori evitando che diventassero degli esuberi strutturali. In realtà piuttosto che un’occasione perduta si tratta dell’assenza di volontà di raggiungere questo risultato. Purtroppo però la CIGS è stata utilizzata come tutti sappiamo, in modo poco opportuno e per di più scorretto. Ci si può obiettare che l’esubero è strutturale e che quindi la CIGS non avrebbe potuto risolvere il problema della riduzione dei costi per incrementare la produttività del sito. Ma il reale disegno dell’azienda lo si ritrova sulle dichiarazioni rilasciate dal Direttore dello Stabilimento di Catania, alla Sicilia (vedi articolo di ieri pubblicato anche su questo sito). Citiamo testualmente: “Lo stabilimento catanese gode di ottima salute. Nel 2013 i volumi di produzione saranno raddoppiati. Tanto da far prevedere la tenuta dei livelli occupazionali e non solo”. La chiave sta nelle ultime due parole: non solo. Ergo: dal 2013 si potrà tornare ad assumere. Su questo punto torneremo in seguito.
Stabilizzazioni: continuiamo ad essere coerenti con lo spirito che portò alla ratifica dell’accordo che consentiva ai lavoratori precari di potere rimaner all’interno dello stabilimento oltre i 36 mesi previsti dalla legge in una prospettiva concreta di stabilizzazione. Da questo punto di vista, i riteniamo che le stabilizzazioni siano comunque un successo dell’accordo dei “72 mesi” e ribadiamo la nostra contrarietà di principio al lavoro precario. Tuttavia, le stabilizzazioni in questione, arrivano in una fase molto delicata, in cui, da un lato si stabilizza un gruppo di precari e dall’altro si apre una procedura di mobilità per 150 dipendenti. Il comportamento avuto dall’azienda in questa vicenda noi lo riteniamo assolutamente amorale e spregiudicato.
Mobilità: entrando nel merito della procedura, c’è poco da dire: è una tragedia inaudita e non si può pensare che 152 lavoratori ed altrettante famiglie, possano essere abbandonate al proprio destino, “per il bene del sito” (così come solennemente dichiarano tanti esponenti aziendali per giustificare ciò che è stato messo in atto). “Nel contesto di una crisi generale che investe il sistema chimico-farmaceutico mondiale - il territorio etneo si trova oggi a dover prendere atto che realtà aziendali come Pfizer, fiore all’occhiello della nostra economia, devono fare i conti con una riduzione dell’organico in forza”, dichiara così l’azienda nel già citato articolo apparso ieri sulla Sicilia. Noi riteniamo (così come ha puntualizzato Giovanni Romeo intervenendo all’incontro di Galizia con tutto il personale PGS) che sia possibile prenderne atto ma ad una condizione: il saldo occupazionale zero!!! Questo è il punto di partenza di ogni discussione con l’Azienda, perché questo è il dovere morale di qualsiasi organizzazione sindacale. Su questo è importante sottolineare che se l’obiettivo dell’azienda vuole essere quello di non lasciare neppure un lavoratore in mezzo alla strada, saremo pronti alla discussione, ma se, invece, l’azienda avesse intenzione di fare macelleria sociale, noi non saremo mai complici e contrasteremo con tutti gli strumenti a nostra disposizione tali disegni. Che questo sia chiaro una volta e per tutte.
L’ingegnere Galizia venerdì ha tenuto a sottolineare che la mobilità fatta per il Centro ricerca e quella fatta per lo stabilimento produttivo, sono due cose diverse. Ma in realtà lo saranno solo se, come tutti ci auguriamo, la trattativa di trasferimento ad una terza parte della ricerca, andrà a buon fine: 84 licenziamenti sono un dramma, 152 sono una tragedia.
Inoltre, ancora una volta ed ancora più di prima, ci poniamo interrogativi sulla strategicità del sito di Catania. La così detta politica del carciofo, ossia lo smantellamento graduale del sito, è una paturnia dei sindacati oppure ha consistenza reale? Quali sono le prospettive a medio termine per lo stabilimento? Giuseppe D’Aquila, nel corso di un’intervista al TG3 Sicilia di ieri, ha espresso fortemente la preoccupazione che la strategicità del sito sia stata abbondantemente messa in discussione e che la procedura di mobilità messa in atto dall’azienda sia espressione di tale strategia.
Consentiteci anche di affermare che i proclami fatti ai lavoratori ed a mezzo stampa, dall’azienda, sono inacettabili e mortificanti per tutti i lavoratori: “sono stati destinati al sito catanese importanti investimenti di 40 mln di euro e ulteriori 27 mln sono previsti nei prossimi due anni per rendere lo stabilimento di produzione sempre più competitivo nello scenario internazionale. Grandi numeri che - precisa l’ing. Galizia - sottolineano come lo stabilimento catanese goda di ottima salute.”. A noi non interessa che il sito sia competitivo sulla pelle dei lavoratori; non ci interessa che il sito possa aumentare i profitti degli imprenditori se questo porta alla perdita di posti di lavoro, alla messa su strada di 150 famiglie. Saremo pure antiquati ma la pensiamo in questo modo. Inoltre è doveroso ricordare che – così come espresso pochi mesi fa dallo stesso Galizia – che una parte consistente di tali investimenti avranno un’ulteriore impatto occupazionale: serviranno ad eliminare l’intero processo di liofilizzazione cosa che genererà ulteriori consistenti esuberi.
Infine, consentiteci un’ultima considerazione sulle dichiarazioni apparse sull’articolo di ieri sulla Sicilia (che anche in questo caso citiamo testualmente): “Confindustria Catania – conclude la nota – confida nello sperimentato senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali”. Noi riteniamo che bisogna ribaltare il ragionamento e ricordare a Confindustria Catania che l’Associazione imprenditoriale siciliana è firmataria di un accordo quadro(stilato con sindacati e Regione Sicilia), in cui le parti si impegnano, vista la peculiarità del nostro territorio e la crisi produttiva drammaticamente presente in essa, di fare ricorso a tutte le soluzioni che possano essere alternative ad i licenziamenti. Quindi siamo noi, che nello spirito dell’accordo del 30 luglio 2009, confidiamo nel senso di responsabilità di Confindustria, affinché contribuisca alla difesa dell’occupazione.
Intanto da domani partiranno tutte le azioni del caso: da una richiesta di incontro urgente con la Direzione, così come previsto dalle norme di legge e contrattuali, alla doverosa proclamazione dello stato di agitazione di tutto lo stabilimento, a sostegno dei lavoratori e dell’occupazione.
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Questa mattina la Direzione Aziendale di Aprilia ha convocato la RSU per comunicare ufficialmente  l'apertura della procedura di mobilità per 151 lavoratori del sito di Catania, consegnando copia del comunicato del Country Lead Pfizer Italia, Ugo Cosentino, nel quale vengono "spiegati" i motivi della decisione. Nella fattispecie, le 84 figure dello stabilimento riguardano soprattutto indiretti di produzione e rientrano nel piano di riduzione e ottimizzazione dei costi. Le 67 figure del centro ricerca sono tutto il personale al completo (esclusi 9 tra dirigenti e contrattisti, che non rientrano nella mobilità).
Sembra infine che la probabile data per discutere in Confindustria del futuro del sito di Aprilia sia quella del 18 luglio. Annunciamo a tutti i lavoratori l'intenzione di predisporre una diretta della riunione sulla nostra pagina Twitter, per cui vi invitiamo ad iscrivervi numerosi!




(CLICCA SUL COMUNICATO DI COSENTINO PER INGRANDIRLO):

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