martedì 6 dicembre 2011

Presentata la società per l'outsourcing dei servizi generali

Nell'ennesimo incontro per la mobilità dello stabilimento è stata presentata la società che dovrebbe fornire l'outsourcing dei servizi generali. Infatti nella parte iniziale è stato presente al tavolo il Dott. Lugoni in qualità di rappresentante della CBRE. Si tratta, come ha voluto chiarire lo stesso Lugoni, di una multinazionale americana con molteplici rami di attività, compresa quella del facility management: quest'ultima attività è svolta in Italia da una s.r.l., la CBRE FM con sede a Roma. I clienti di CBRE sono sia grandi banche che grandi multinazionali, compresa Pfizer, con la quale ha stipulato un accordo nazionale ad aprile 2011 per la fornitura di servizi presso le sedi commerciali di Milano e Roma.Generalmente la gestione rimane alla CBRE, la quale affida in appalto a dei fornitori qualificati la parte operativa dei servizi offerti ai clienti. L'intenzione è quella di mantenere questa prassi anche col sito di Aprilia, assumendo direttamente CBRE una persona che gestirà le altre 3 persone con compiti operative, assunte a loro volta dalla società terza (Ricordiamo che la volta scorsa Pfizer ha dichiarato che saranno in totale 4 i posti per l'outsourcing). Non è stato ancora possibile sapere il nome di questo fornitore che riceverà l'appalto da CBRE per Aprilia in quanto non sono ancora state definite e condivise tutte quelle garanzie e condizioni di miglior favore per le persone che andranno in outsourcing e che per noi sono imprescindibili. Abbiamo ribadito la necessità che tra le garanzie (chiaro impegno da parte Pfizer) ci sia quella che i lavoratori seguano il lavoro ovvero che, nel caso di un futuro mancato rinnovo dell'appalto a CBRE, le persone restino ad Aprilia venendo assunte dalla nuova società appaltatrice.
La seconda parte dell'incontro odierno ha visto un ulteriore inasprimento degli animi su quello che dovrebbe essere il nuovo modello organizzativo disegnato dalla Direzione Aziendale, in particolare sull'impatto legato all'aspetto sicurezza e salute e security (!); è stato concordato di affrontare l'argomento in ambito RSU dopo la chiusura della procedura di mobilità.
Ramacciani (unico rappresentante aziendale visto che l'Ing. Rubbi si trova negli USA) ha affermato che, considerando tutte le ipotesi messe in campo finora, resterebbero 7 persone per le quali non si troverebbe una soluzione alternativa al licenziamento, anche in relazione a quanto previsto dal Decreto Monti che ridurrebbe di molto l'opportunità di trovare dei volontari per il prepensionamento. Inoltre, con riferimento alle 9 novazioni messe a disposizione, se i lavoratori che verranno convocati rifiuteranno la proposta aziendale, ci sarà il licenziamento. A questo punto abbiamo rimarcato che soltanto un "congruo" pacchetto di incentivi economici potrebbe aiutare l'azienda a trovare dei volontari in alternativa ai licenziamenti. Ma sembra che da questo orecchio non ci si voglia proprio sentire! Alle nostre richieste di tenere come punto di partenza l'accordo per la sede del 2010 (42 mensilità al massimo) l'azienda dichiara la non disponibilità offrendo inoltre soltanto 7 mensilità (!) per coloro che accetteranno di andare il outsourcing (per noi ci vogliono almeno 2 anni di stipendio) e prevedendo la data del 31 gennaio 2012 per ottenere il bonus!
E' chiaro che con queste condizioni, senza disponibilità o certezze per i lavoratori coinvolti, non si può certo fare l'accordo. Mancano pochi giorni alla scadenza dei 75 giorni prevista per Legge (19 dicembre) e siamo ancora in alto mare!
Il prossimo incontro è fissato per il 15 dicembre a a partire dalle ore 14:00, con la consapevolezza delle parti che sarà l'ultima occasione per trovare l'intesa. Ci dispiace che si continui a "perdere tempo" in incontri deludenti...

Seguiranno aggiornamenti.

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