mercoledì 23 marzo 2011

L' ACQUA è UN BENE COMUNE!

Sostieni la campagna referendaria "l'acqua non si vende: 2 si per l'acqua bene comune"; partecipa alla manifestazione nazionale promossa per il 26 marzo a Roma in vista del Referendum di giugno.




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Nasce la Consulta Giovani della CGIL di Latina

Ieri 22 marzo 2011 presso il Park Hotel di Latina è stata istituita la Consulta dei Giovani under 35 promossa dalla CGIL provinciale. Il progetto ha visto finalmente la luce dopo un lungo periodo di discussione che ha visto impegnati diversi giovani, in prima fila il nostro delegato Ivan Dal Col tra i promotori più convinti.
Lo scopo della Consulta, come recita l'art. 2 dello Statuto approvato ieri dai presenti, è quello di presentare proposte inerenti le tematiche giovanili e fornire pareri, non vincolanti, anche se rilevanti, su tutti gli argomenti affrontati dalla CGIL. Si prefigura quale strumento di conoscenza della realtà dei giovani, promuovendo progetti, ricerche, incontri, dibattiti e iniziative attinenti il mondo dei giovani. In particolare l'attività della Consulta si svilupperà su 3 livelli: 1) un piano interno con iniziative ed eventi in collaborazione con l'associazionismo regionale e provinciale (ad esempio erano presenti all'incontro di ieri alcuni rappresentanti del gruppo Emergency di Cisterna, del circolo A.N.P.I di Latina e dell'Unione degli studenti) puntando molto sull'utilizzo dei vari metodi comunicativi per far giungere le informazioni e suscitare l'interesse e il coinvolgimento di quanti più giovani possibile, anche attraverso lo scambio di esperienze con gli altri gruppi giovanili nati in altre parti d'Italia .2) un piano didattico rivolto a scuola e università il cui obiettivo è quello di far conoscere agli studenti i diritti del mondo del lavoro e come riuscire a superare le difficoltà che  incontrano quotidianamente coloro che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro; sarà importante sviluppare una struttura di connessione tra i giovani studenti e il sindacato per fornire delle proposte di miglioramento anche attraverso l'utilizzo di strumenti critici e capacità di orientarsi. 3) la fornitura di servizi ai giovani intesa come supporto all'orientamento universitario, post laurea o di formazione professionale attraverso la divulgazione di tutte le informazioni riguardanti le opportunità formative e lavorative presenti sul territorio, aiutando i giovani  interessati nella definizione di alcuni percorsi di inserimento lavorativo. Ovviamente, trattandosi di una diretta emanazione della CGIL di Latina, i giovani che aderiranno alla Consulta potranno avvalersi anche della collaborazione da parte delle categorie della CGIL, della stessa Camera del Lavoro con alla testa il Segretario Generale SalvatoreD'Incertopadre, e dei suoi servizi, quali l'Ufficio Vertenze Legali e l'INCA.
L'attività della Consulta sarà finanziata dal tesseramento (libero e consistente nel solo costo della tessera), dalla vendita di prodotti (libri, guide, cd musicali, gadget), dalla realizzazione di  alcune serate culturali e da eventuali sottoscrizioni volontarie.
Tra le prime proposte avanzate dalla portavoce Paola Bucciarelli ci sono:
- la partecipazione alla manifestazione  del prossimo 9 aprile "il nostro tempo è adesso/ la vita non aspetta" indetta da vari movimenti e associazioni di giovani lavoratori precari.
- un evento da realizzare in collaborazione con il locale circolo A.N.P.I. per le celebrazioni del 25 aprile.

Come ha più volte sottolineato il Segretario D'Incertopadre, il requisito fondamentale per entrare a far parte della Consulta per i numerosi giovani di Latina e provincia che si spera aderiranno al progetto, è quello di condividere i valori dai quali essa trae ispirazione e sono sostanzialmente quelli che sono sanciti nella nostra Costituzione repubblicana e che hanno sempre svolto la funzione di guida per la CGIL.

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(clicca sull'immagine per ingrandire il comunicato stampa):



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venerdì 18 marzo 2011

Finalmente qualcuno ha fatto un "contro spot"



Finalmente è stato fatto un "contro-spot" allo spot vergogna del Ministero del Lavoro con lo slogan 'Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene', "colpevolmente" rivolto "solo ai lavoratori" e non anche ai datori di lavoro. Dopo aver frantumato il Dlgs 81 del 2008 del Governo Prodi, hanno ben pensato di correggerlo con il decreto correttivo Dlgs 106/09 (sanzioni dimezzate a datori di lavoro e dirigenti, arresto in alcuni casi sostituito con l'ammenda) e ora il governo  cerca di rifarsi la 'verginità con spot inutili che ci costano ben 9 milioni di euro. Spot non solo inutili ma anche dannosi per l'immagine di chi ogni giorno rischia la vita, e non perchè‚ gli piaccia esercitarsi in sport estremi. Gli spot in questione inoltre "colpevolizzano" sottilmente il lavoratore stesso, nascondendo una realtà drammatica: l'attuale organizzazione del lavoro offre ben poche possibilità di ribellarsi a condizioni di lavoro sempre più­ precarie in tema di sicurezza. 
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martedì 15 marzo 2011

Lavoro: CGIL, il tempo per la riforma degli ammortizzatori sociali è adesso

Universalità, maggiore inclusione, semplificazione e sostenibilità economica, sono queste le principali caratteristiche della proposta della CGIL per la riforma degli ammortizzatori sociali. Per la confederazione è una proposta di riforma "organica che guarda al futuro”, perchè “è adesso” che bisogna pensare come questo futuro si possa e si debba sviluppare
» Presentazione IRES
» VIDEO su CGILtv
15/03/2011 Condividi su:  condividi su Facebook condividi su Twitter
Necessaria una riforma degli ammortizzatori sociali in un paese, come l'Italia, sempre più colpito dal dramma della disoccupazione e del lavoro precario. E' quanto emerso oggi (15 marzo) al convegno 'Crisi occupazionale e ammortizzatori sociali: la proposta della CGIL', organizzato dalla Confederazione e dall'IRES, durante la quale si è analizzata, con esperti della materia, la proposta della CGIL sulla riforma degli ammortizzatori sociali,  esposta per la prima volta ad ottobre 2010.


L'ipotesi di riforma, illustrata da Giovanna Altieri, direttore dell'Istituto di ricerche della CGIL,  prevede innanzitutto: una drastica semplificazione degli strumenti normativi per tutti i settori che dai 7 attuali, si ridurrebbero a soli 2: la Cassa integrazione guadagni e la Disoccupazione, con aliquote unificate per tutte le qualifiche. Una sola differenziazione resterebbe per le imprese fino a 15 dipendenti (aliquote più basse) e nei settori dell'Edilizia e dell'Industria, in questi due settori le aliquote CIG sono maggiorate. La riforma prevede inoltre, la riduzione dei 'modelli di contribuzione', così dai 24 attuali, si arriverebbe a 6. Dallo studio dell'IRES emerge inoltre come, in un mercato del lavoro sempre più flessibile, sono sempre meno le persone che beneficiano di ammortizzatori sociali, mentre con la riforma si passerebbe da un 50% di beneficiari ad un 70%. (Slides IRES)


A parlare di “emergenza” è Claudio Treves, coordinatore dell'area mercato del lavoro della CGIL nazionale, riferendosi alle imprese che terminando il periodo di fruizione degli ammortizzatori sociali ordinari sono costretti a passare alla CIG in deroga. “Il tema della copertura dell'emergenza – afferma Treves - e quindi, l'adeguatezza delle risorse da assicurare per il 2011 agli ammortizzatori sociali in deroga e, al contempo, l'apertura di una fase di confronto sulla riforma è un tema di oggi” ed aggiunge “la proposta della CGIL vuole giocare nella crisi come strumento di politica economica e sociale”.


A ribadire la necessità di una riforma degli ammortizzatori sociali da realizzare in tempi brevi è il Segretario Confederale della CGIL, Fulvio Fammoni ai microfoni della CGILtv che ha spiegato come, quella avanzata dalla Confederazioe sia “una proposta di riforma organica che guarda al futuro”, perchè “è adesso” che bisogna pensare come questo futuro si possa e si debba sviluppare.


Fammoni individua alcune caratteristiche fondamentali della proposta che sono state condivise durante il dibattito dai partecipanti, ossia: l'universalità, l'inclusione, la semplificazione e la sostenibilità economica. “La nostra è un'idea universale – ha spiegato il dirigente sindacale -: dare a tutti i lavoratori, indipendentemente dal settore in cui operano, dalla tipologia e dalla dimensione dell'azienda, una copertura di carattere universale”.


Il Segretario confederale ha denunciato l'atteggiamento del Governo che non si dimostra disponibile a discutere di una riforma degli ammortizzatori sociali, o meglio ha aggiunto Fammoni  “ci sono diverse ipotesi che però vanno verso un'ulteriore frammentazione del sistema degli ammortizzatori sociali, senza dare né tempi né certezze”.


Per quanto riguarda i costi della riforma, il dirigente sindacale denuncia come in un paese in cui cresce la disoccupazione e l'occupazione si fa sempre più 'flessibile': “l'aumento del lavoro precario, significherà, in una ipotesi di ammortizzatori sociali universali – ha concluso Fammoni - un aumento dei costi”.

COLLEGATI COL PORTALE NAZIONALE DELLA CGIL:
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venerdì 11 marzo 2011

Accorso sulla festività del 17 marzo 2011

Pubblichiamo l'Accordo siglato dalla R.S.U. e dalla Direzione Aziendale in merito alla festività del 17 marzo 2011 in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia. L'accordo tiene conto di quanto riportato dal Decreto Legge 22 febbraio 2011 n°5:



(CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA):

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venerdì 4 marzo 2011

CGIL: 6 maggio Sciopero Generale

Quattro ore di astensione dal lavoro con manifestazioni territoriali. Ad annunciarlo è il Segretario Generale Susanna Camusso, intervenendo all'attivo dei delegati di Modena
» Documento approvato dal Comitato Direttivo
» VIDEO su CGILtv
Il 6 maggio sarà Sciopero Generale:quattro ore con manifestazioni territoriali. L'annuncio è stato dato oggi dal Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso che ha parlato ad un attivo dei delegati sindacali a Modena.

La decisione di indire lo sciopero era stata già presa la scorsa settimana durante una riunione del Comitato Direttivo Nazionale della CGIL che aveva dato mandato alla Segreteria Confederale di decidere la data e le modalità dello sciopero secondo la richiesta dello stesso Segretario Generale Susanna Camusso.

Nel documento politico approvato dal direttivo si sosteneva che “è necessario rimettere al centro il tema del lavoro e dello sviluppo, riconquistare un modello contrattuale unitario e battere la pratica degli accordi separati, riassorbire la disoccupazione, contrastare il precariato, estendere le protezioni sociali e ridare fiducia ai giovani. Serve una nuova stagione fatta di obiettivi condivisi e rispettosi della dignità del lavoro e serve definire le regole della democrazia e della rappresentanza”.
Dopo aver annunciato la mobilitazione nazionale del 6 maggio, il Segretario Generale della CGIL è tornato ad esprimere, nel corso del suo intervento a Modena, forte preoccupazione per la crisi economica che da oltre due anni sta rendendo l'Italia un Paese sempre più povero.
L'aumento della Cassa Integrazione nel mese di febbraio, come rilevato dall'INPS, conferma, infatti, secondo il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso “la difficile situazione del nostro Paese, di un'economia che non è ancora ripartita”. “Il primo ostacolo agli investimenti stranieri - ha precisato Camusso - non è il sindacato, ma il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Noi - ha aggiunto - a differenza di altri, vogliamo bene al nostro Paese ed è per questo che pensiamo che Berlusconi se ne debba andare: perchè lui non vuole bene al Paese. C'è un rapporto fra l'immagine del Paese all'estero e il modo di gestire la crisi. Il premier inquisito che non si presenta in tribunale è il motivo per cui l'opinione pubblica internazionale ci considera un Paese inaffidabile. Il primo ostacolo agli investimenti stranieri - ha ribadito - è proprio il premier”.
Riferendosi al federalismo fiscale municipale, approvato ieri dalla Camera, il Segretario Generale della CGIL, ha affermato “è un decreto che rischia di impoverire ulteriormente le persone”, poiché ha spiegato “temiamo che le amministrazioni locali e le Regioni taglino servizi e risposte ai cittadini. Dobbiamo spiegare che non solo non è solidale, non solo non risponde ai problemi, ma ci porrà Comune per Comune, ad avere l'alternativa fra il mantenimento dei servizi e l'innalzamento della tassazione. L'aumento della tassazione si fa con l'Irpef, e quindi graverà sui soliti noti, lavoratori e pensionati. Anche per questo serve una mobilitazione nei territori e nei comuni”.
Alle altre Confederazioni sindacali, la leader della CGIL ha lanciato un appello: “il Paese deve cambiare rapidamente e pensiamo che questa responsabilità nel chiedere trasformazioni dovrebbero averla anche tanti altri soggetti, a partire da CISL e UIL. Se si dice che va bene questo quadro di riferimento, è in corso la resa senza condizioni”. “Il 'filo dell'unità' - ha concluso - non va mai perso, ma la condivisione dello scenario che CISL e UIL stanno facendo nei confronti delle politiche del governo indica una 'resa senza condizioni'”.