lunedì 25 ottobre 2010

FIAT: Epifani, la verità è che Marchionne vorrebbe andarsene dall'Italia

Il Segretario Generale della CGIL nel rispondere alle affermazioni dall'Ad di FIAT lancia la proposta di una 'commissione neutrale' per verificare chi ha ragione sui turni di lavoro, se l'azienda o gli operai. Inoltre il problema è che “non c'è un progetto industriale per l'Italia”

25/10/2010
 Marchionne “scarica le colpe sugli operai” e la verità è che "vorrebbe andarsene dall'Italia”, questo il duro commento del Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani, riguardo alle affermazioni fatte dall'amministratore delegato della FIAT, sulla produttività degli impianti italiani, nel corso di una trasmissione televisiva: “FIAT potrebbe fare di più se potesse tagliare l'Italia” ha detto Marchionne.
Secondo Epifani, quando l'amministratore delegato sostiene di non avere più debiti con il nostro Paese “è come se si sentisse obbligato a stare qui da noi, mentre il gruppo è sempre più americano, forte in Brasile e negli Stati Uniti”. Certo è che, per il leader della CGIL, è impensabile che possano provenire utili dagli stabilimenti italiani se “sono praticamente fermi”. “Si fa Cassa integrazione dappertutto” spiega Epifani e ciò perchè “il mercato europeo non va bene, in particolare per i marchi FIAT” infatti “sulle fasce medio alte, quelle che fanno guadagnare – prosegue il dirigente sindacale -, la FIAT è praticamente assente, e su quelle medio piccole la concorrenza è agguerritissima. Non ci sono i modelli: questa è la realtà” dice Epifani.

Lo scetticismo di Marchionne sul futuro della FIAT in Italia, secondo Epifani era “evidente già da tempo” e molti sono stati i segnali che lo hanno dimostrato: dalla decisione dell'azienda di chiudere lo stabilimento siciliano di Termini Imerese e l'ipotesi “per molto tempo in ballo” di chiudere anche Pomigliano d'Arco, al fatto che a Mirafiori non sono arrivati nuovi modelli mentre a Torino continua ad esserci un problema di sovraccapacità produttiva.

Epifani conclude con una domanda: “davvero si può pensare che tutto dipenda da un turno in più o in meno?” e lancia una proposta: "una commissione neutrale”, anche istituita dal Parlamento, “per verificare se sui turni ha ragione la FIAT oppure gli operai che dicono di non farcela”. La verità, dice Epifani, è che “allo stato non c'è un progetto industriale per l'Italia”.



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Comunicato RLSSA su illuminazione notturna e lavoratori interinali

Pubblichiamo il comunicato che i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, Salute e Ambiente hanno inoltrato stamane alla Direzione Aziendale relativamente ad un problema di illuminazione notturna che si potrae da oltre un anno, aggravato dalla cospicua presenza di lavoratori interinali che occupano l'area circostante l'ingresso dello stabilimento durante l'orario di cambio turno.

Comunicato del 25 ottobre 2010:




Comunicato del 9 dicembre 2009:



La situazione non è più tollerabile per cui va risolta entro breve termine altrimenti ci riserviamo, nell'ottica della tutela dell'incolumità dei lavoratori, a ricorrere presso le autorità competenti.

venerdì 22 ottobre 2010

Siglati gli accordi sul Premio di Partecipazione e l'orario di lavoro turnisti

Durante l'incontro di oggi pomeriggio con la Direzione Aziendale è stata raggiunta l'intesa che ha portato alla sigla degli accordi relativi al Premio di Partecipazione per l'anno 2010 e alla ratifica definitiva dell'orario di lavoro dei turnisti.
Tramontata l'ipotesi piattaforma integrativa, che la RSU aveva inteso percorrere come annunciato nell'ultima assemblea generale, abbiamo dovuto attuare un cambio di strategia visto lo stallo a cui si era giunti durante la fase di trattativa con l'azienda nell'ultimo mese. Il rischio che si stava concretizzando era quello di non riuscire ad ottenere nulla vista l'impossibilità da parte aziendale di potersi impegnare in un accordo di tipo triennale (come proposto dalla RSU  e come previsto dal vigente CCNL). Si è scelto di affrontare e chiudere separatamente i vari argomenti.
Per ciò che concerne il Premio di Partecipazione non si è potuti andare oltre un ennesimo accordo ponte anche per il 2010: ricordiamo che siamo quasi a fine anno e non si erano ancora condivisi nemmeno gli obiettivi fissati ad inizio anno. Purtroppo la delicata situazione del nostro sito, legata indissolubilmente al processo di riorganizzazione di Wyeth in Pfizer, impedisce, come detto più volte, impegni e previsioni superiori all'anno solare. Abbiamo ottenuto, in termini di cifre, una rivalutazione degli importi erogati lo scorso anno sulla base dell'indice del costo della vita pubblicato sulla G.U. e riferito agli ultimi 12 mesi (dicembre 2009-novembre 2010); è stato inoltre abbassato il limite minimo per l'ottenimento del premio da parte dei lavoratori temporanei il cui rapporto di lavoro scade prima del 31 dicembre, da 7 a 6 mesi.
Al fine di scongiurare il rischio di sottoscrivere un accordo "al buio", ovvero senza conoscere le reali possibilita di raggiungere un risultato utile all'erogazione del premio (anche in considerazione del fatto che quest'anno manca, per ovvi motivi, la performance del Commerciale) abbiamo chiesto che ci venisse dapprima fornito il consuntivo attuale: ebbene l'aggiornamento a settembre 2010 prevede un risultato di 95,9% e il management è confidente che possa decisamente aumentare per fine anno visto il trend posistivo di alcuni parametri presenti nella scorecard.
Sul fronte Orario di lavoro dei turnisti di Stabilimento, come ripetuto più volte anche in assemblea, consapevoli dell'impossibilità di tornare al vecchio regime di orario, abbiamo soltanto potuto proporre alcune modifiche per tamponare i disagi emersi in questi 10 mesi di sperimentazione. Tali modifiche sono sostanzialmente quelle già annunciate e riguardano principalmente 1-l'individuazione di un solo sacchetto alternato nella settimana (comprensivo della linea gelo) per coloro che non intendono usufruire del pasto caldo a fine turno; 2-l'estensione del sistema di durata flessibile della 2^ pausa anche alla 1^ pausa (arco temporale di un'ora); 3- anticipo per entrambe le pause; 4- il presidio Sodexo ci sarà nella 2^ pausa anzichè nella 1^ (durante la quale sarà possibile prenotare alcuni specifici generi alimentari da consumare nella 2^ pausa); 5- la modifica dell'orario per i caldaisti, che torneranno sostanzialmente al vecchio orario vista l'anomalia dello straordinario (dalle 4:30 alle 6:00) a cui sono attualmente obbligati durante l'effettuazione del turno notturno.
Importante sottolineare il riconoscimento (seppur tardivo...) delle 8 ore per coloro che effettuano l'intero turno in straordinario il sabato o la domenica: a tal proposito l'azienda ha confermato di essersi attivata per sanare la situazione a partire da Gennaio 2010.
La RSU ha ulteriormente rimarcato l'importanza della corretta gestione del nuovo impianto sull'orario di lavoro, il quale risulta purtroppo alquanto fallimentare visto che a distanza di 10 mesi dall'entrata in vigore si verificano ancora sistematicamente troppi disguidi e disagi (mancanza di sacchetti, contenuti non corrispondenti alle liste, macchinette distributrici vuote o non funzionanti, ecc.);  è stata accolta la nostra proposta di valutare, anche congiuntamente a Sodexo e alla Commissione Mensa, la possibilità di introdurre un sistema di prenotazione on line e ulteriori migliorie.
N.B: le modifiche descritte entreranno in vigore a partire da lunedì 29 novembre 2010.
La Direzione Aziendale si è impegnata a discutere entro la prossima settimana anche di incentivi (o gettoni presenza) in relazione a richieste di lavoro straordinario oltre il 5° giorno lavorativo; siamo fiduciosi che riusciremo a portare a casa il risultato.
E non dimentichiamoci che a questo punto occorre intavolare in maniera decisa anche la questione della verifica degli inquadramenti...
Seguiranno ulteriori aggiormenti in tempo reale...


PREMIO DI PARTECIPAZIONE:

 












ORARIO DI LAVORO:









mercoledì 20 ottobre 2010

Ddl lavoro: CGIL, approvata una legge sbagliata e pericolosa


19/10/2010

Il 'ddl lavoro' è legge. Con 310 voti favorevoli, 204 contrari e tre astenuti la Camera ha dato il via libera al provvedimento, dopo due anni di di rinvii, durante i quali si sono susseguite ben sette letture in aula. Immediate la reazione della CGIL, che nel pomeriggio aveva organizzato un presidio davanti a Montecitorio per sottolineare, nuovamente, la sua contrarietà ai contenuti del 'collegato lavoro'.
Secondo il sindacato di Corso d'Italia siamo di fronte ad una legge “sbagliata” che “colpisce il futuro dei lavoratori”. A puntare il dito è il Segretario Confederale della CGIL, Fulvio Fammoni, che sottolinea come “durante la peggiore fase di crisi degli ultimi anni invece di approvare provvedimenti a favore dell’occupazione si abbassano i diritti”. Secondo il dirigente sindacale il governo e la maggioranza di centrodestra “si assumono così una grave responsabilità nei confronti dei lavoratori italiani, in particolare verso i più deboli: giovani, donne, disoccupati e immigrati”.
Diversi i ‘punti critici’ contenuti nel disegno di legge: “dalla certificazione in deroga ai contratti collettivi nazionali e i vincoli al ruolo del giudice del lavoro - elenca Fammoni -, all’arbitrato e la clausola compromissoria da firmare all’atto dell’assunzione per impedire la possibilità di ricorre a un giudice in caso di controversie”. Inoltre, aggiunge, “l’arbitro che sostituirà il giudice emetterà sentenza ‘secondo equità’ anche in deroga alle leggi e ai contratti nazionali”. Elementi che per la CGIL hanno “evidenti profili di incostituzionalità”.
Ma non solo, il ddl contiene l’introduzione dell’apprendistato a 15 anni “che abbassa l’obbligo scolastico e la soglia del lavoro minorile” e recupera “la delega sugli ammortizzatori sociali, prevista dal protocollo sul welfare del 2007, per approvare una legge però diversa da quello spirito scavalcando il Parlamento”.
La CGIL, assicura Fammoni, “attiverà immediatamente l'iniziativa di tutela delle persone contro gli effetti della legge, che è palesemente viziata; presenterà un appello sugli elementi di incostituzionalità; farà partire immediatamente una campagna d'informazione su come difendersi dagli effetti negativi della legge con la diffusione di materiali informativi in tutti i posti di lavoro”.
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martedì 19 ottobre 2010

Nella Settimana europea la manutenzione sicura è al vertice dell'agenda


La manutenzione sicura costituirà l'argomento cardine della Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro che quest'anno si terrà dal 25 al 29 ottobre. Per questa iniziativa sono state organizzate centinaia di conferenze, mostre e sessioni informative in tutta Europa.

Una manutenzione regolare è essenziale per mantenere attrezzature, macchinari e ambiente di lavoro sicuri ed affidabili. L'assenza di manutenzione o una manutenzione inadeguata possono essere causa di situazioni pericolose, incidenti e problemi di salute. La manutenzione è un'attività ad alto rischio, nella quale alcuni dei pericoli derivano dalla natura stessa del lavoro. Essa viene eseguita in tutti i settori e in tutti i luoghi di lavoro. Di conseguenza, gli addetti alla manutenzione hanno più probabilità di altri dipendenti di essere esposti a diversi pericoli.
La manutenzione è fondamentale per garantire la continuità della produzione, per fabbricare prodotti di alta qualità e mantenere costante il livello di competitività di un'azienda’. Essa, però, incide anche sulla sicurezza e la salute sul lavoro.
Innanzitutto, una buona manutenzione è essenziale per mantenere macchinari e ambiente di lavoro sicuri e affidabili. Secondariamente, la manutenzione stessa è un'attività ad alto rischio e deve essere eseguita in sicurezza, adottando un'adeguata protezione per gli addetti alla manutenzione e per le altre persone presenti sul luogo di lavoro.
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Per saperne di più COLLEGATI COL PORTALE OSHA-EUROPA del quale è stato inserito il link permanente sulla sidebar di questo blog:

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giovedì 14 ottobre 2010

Domani nuova manifestazione a sostegno del lavoro

Pubblichiamo la locandina della nuova manifestazione a sostegno del lavoro e della vertenza Nexans che si terrà domattina in Piazza della Libertà a Latina:


(clicca sull'immagine per ingrandirla):

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martedì 12 ottobre 2010

Le Organizzazioni Sindacali territoriali e la R.S.U. hanno incontrato la Direzione di Stabilimento

Come previsto, si è tenuta nel pomeriggio l'incontro con la Direzione di Stabilimento richiesto dalle Organizzazioni Sindacali territoriali in merito alla situazione aziendale, soprattutto rispetto agli ultimi eventi che stanno riguardando l'attività produttiva.
L'intento è stato quello di chiedere al Direttore (Ing. Rubbi) quali siano i piani rispetto allo Stabilimento di Aprilia, quali le logiche che stanno dietro certe scelte che fanno presagire quasi un'aria di "smobilitazione". Capire se ci siano novità o possibili sviluppi in relazione alla strada che abbiamo imboccato.
Il Direttore ha affermato in maniera decisa che la "missione" dello Stabilimento non cambia. Il PNS (Plant Network Strategy) ovvero l'attività di verifica e analisi della capacità produttiva dei siti Pfizer (il cui coordinamento ha sede a New York) a conclusione della prima fase ha stabilito che Aprilia resta nel network quale unico stabilimento Pizer Consumer in Europa. Le verifiche continueranno comunque nei prossimi anni. A livello di volumi produttivi si conferma una sostanziale stabilità anche per il 2011, anche se in questo momento si presentano dei margini di "non definizione" con riferimento alle vicende del Centrum; eventuali effetti negativi si preannunciano comunque alquanto "marginali". Stiamo lavorando molto bene e in anticipo sui tempi per il ripristino delle scorte riducendo al minimo l'impatto sulla possibile perdita di share sul mercato; l'affiliata italiana ci ha fatto i complimenti per la capacità di risposta. L'intero gap dovrebbe essere colmato entro Novembre 2010, con un ritmo di marcia superiore alle stime iniziali. C'è però la conferma che, su richiesta di Aprilia, Montreal e alcuni terzisti stanno contribuendo a fornire prodotto al mercato, anche se in termini marginali (intorno al 10%); questa decisione si è resa necessaria a seguito delle richieste del PGM (Pfizer Global Manufacturing) di ridurre i tempi e di impegnare tutto il network, considerandone parte integrante i terzisti e pretendendone l'utilizzo in caso di emergenza produttiva. Secondo l'Ing. Rubbi questa situazione dimostra che Aprilia sa lavorare all'interno del network e giocherà a nostro favore, non sussitendo alcun rischio dovuto al fatto di far produrre altri siti, viste le quantità minime.
Ricordando che anche lo scorso anno siamo riusciti in soli 4 mesi a supplire al fabbisogno di Polase per tutto il 2010, ora col Centrum si conferma la capacità di risposta di Aprilia.
Importante la notizia che si sta cominciando a lavorare coi colleghi d'oltreoceano per portare volumi ad Aprilia, magari provenienti dai siti che verranno dismessi.
Le OO.SS. e la R.S.U. hanno manifestato preoccupazione per la questione legata ai costi e sulla quale si è sottoposti ad una continua valutazione da parte di Pfizer. L'azienda è in grado di dire che cosa occorre fare per ridurre i costi?
Il Direttore conferma che il problema della riduzione dei costi resta primario: vanno abbattuti anno dopo anno in maniera sostanziale e le soluzioni da mettere in campo sono molteplici: ridurre i costi degli ammortamenti dei terreni e dei fabbricati; per le palazzine lasciate vuote dal Commerciale si stanno vagliando diverse ipotesi e sicuramente non potranno restare inutilizzate; occorre capire bene il quadro del cambiamento in atto per rivedere il numero dei dirigenti; si lascia intendere che la politica di contenimento dei costi potrebbe presentarsi a breve anche attraverso scenari organizzativi diversi rispetto agli attuali.
Le Rappresentanze Sindacali lamentano il bisogno urgente di un piano industriale che sia adatto a questa nuova realtà; l'impressione è che stia persistendo un'impostazione come se si fosse ancora nella "vecchia Wyeth": il passaggio deve essere soprattutto di tipo culturale e oggi, rispetto alle questioni che la R.S.U. riporta a seguito dei rapporti con le maestranze, ci si attendeva qualche buona notizia o qualche rassicurazione in più che purtroppo non c'è stata.
La questione dello stallo nelle trattative sulla piattaforma integrativa aziendale di secondo livello ha caratterizzato l'ultima parte dell'incontro, dove è stata ribadita ancora una volta la volontà delle parti di proseguire il confronto e giungere quanto prima a degli accordi soddisfacenti per entrambi; l'azienda però non ha chiarito se intende prendere in considerazione tutte le proposte della R.S.U. e in che modo. Il problema della mancanza di unitarietà sindacale in una fase storica molto delicata come quella che stiamo attraversando va sanato quanto prima per poter essere in grado di fornire risposte adeguate ai lavoratori; prima di riprendere il confronto con la Direzione Aziendale si è stabilito un ulteriore incontro chiarificatore all'interno della R.S.U. alla presenza delle Segreterie Provinciali, tentando di stabilire una volta per tutte un metodo di lavoro condiviso.

lunedì 11 ottobre 2010

MANIFESTAZIONE NAZIONALE FIOM DEL 16 OTTOBRE 2010



Contro l’attacco al sistema dei diritti
Contro il taglio all’istruzione
Contro il taglio alla sanità
Contro l’attacco al sistema sociale
Perché il lavoro è un bene comune !

La Fiom CGIL di Latina mette a disposizione i pullmans per recarsi alla manifestazione con i seguenti concentramenti ed orari:
LATINA: ore 12,00 piazzale Prampolini (di fronte stadio comunale di Latina)
APRILIA: ore 12,30 parcheggio Conforama (ex Emmezeta)

Per prenotazioni e adesioni rivolgersi ai delegati Cgil dei posti di lavoro o direttamente presso la Segreteria della Fiom ai seguenti recapiti: tel. 3456838345 – 3482468465 – E.mail: fiom.latina@libero.it entro mercoledì 13

La Segreteria Fiom di Latina
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GUARDA LE ADESIONI SUL SITO DELLA FIOM-CGIL:
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lunedì 4 ottobre 2010

VENERDI' 8 OTTOBRE - NOTTE DEL LAVORO


(CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA):
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SIETE INVITATI A PARTECIPARE NUMEROSI!

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MANIFESTIAMO TUTTI INSIEME LA NOSTRA SOLIDARIETA' AI LAVORATORI DELLA NEXANS PER RIBADIRE IL DIRITTO AL LAVORO!

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