sabato 19 maggio 2012

Futuro (?) a tinte fosche.

Si è tenuto nel pomeriggio di ieri l'annunciato incontro tra la Direzione Aziendale, le OO.S.S. e la R.S.U. presso i locali di Confindustria Latina.
L'incontro era stato previsto in occasione del raggiungimento dell'accordo sulla mobilità siglato lo scorso dicembre con l'intento di fornire un feedback alle Rappresentanze Sindacali sul raggiungimento o meno dei target prefissati. Inoltre con l'occasione si è tentato di fare il punto anche sulla situazione dello stabilimento di Aprilia in termini di andamento produttivo e prospettive future.

Consuntivo Mobilità:
l'Azienda ha fornito i dati a consuntivo della procedura di mobilità, chiusa il 19 aprile 2012 quindi entro i 120 giorni previsti dalla Legge; in totale sono uscite 24 persone (23 previste dall'accordo + 1 dirigente), ci sono state 7 novazioni di mansione; 3 persone sono andate in outsourcing (1 alla CBRE + 2 alla Pulitori & Affini):

  • area HR: 3 uscite
  • area Supply chain: 2 uscite + 2 novazioni
  • area Servizi Tecnici: 3 uscite + 1 novazione
  • area Safety: 1 novazione
  • area finance: 1 uscita
  • area Produzione: 8 uscite
  • area Q.C: 2 uscite
  • area Servizi Generali: 4 uscite + 3 novazioni + 3 outsourcing
  • area Technology: 1 dirigente uscito 
L'Azienda ha affermato che il target è stato in gran parte raggiunto.

Situazione Produttiva
L'Ing. Rubbi ha fornito alcuni dati in merito all'andamento produttivo dell'anno e alle previsioni per i prossimi mesi; il Direttore ha ammesso quello che ormai è sotto gli occhi di tutti da parecchio tempo, ovvero che il calo di produzione è alquanto consistente e che la situazione non è in miglioramento, quindi non si tratta di un momento particolare ma di un calo strutturale; attualmente si sta registrando una flessione dell'11% rispetto al  budget 2012 (circa 7,5 mln di confezioni in meno); già si prevede un -8,5% sul budget 2013 (stima ottimistica); in particolare abbiamo un calo del 25% sulle vendite di Centrum, -15% sull'Anadin, -3% sull'Advil (confezioni finite); per quanto riguarda il semilavorato di Advil Canada in supporto a Guayama siamo ad un calo della richiesta di 450 mln di compresse; anche la produzione di Polase è in calo di 450k confezioni. Secondo Rubbi la causa principale è da imputarsi alla generale crisi finanziaria che ha colpito i mercati dove vengono venduti i nostri prodotti. 
Allo stato attuale non siamo in grado di dire quale sarà lo scenario che ci attende nei prossimi mesi e nel 2013; certo è che le previsioni non sono affatto buone.
La scorsa settimana è stato in visita ad Aprilia il presidente mondiale del settore Consumer di Pfizer il quale, rendendosi conto della situazione generale dello stabilimento con molte linee ferme (!), ha promesso a breve un "piano aggressivo" per far recuperare mercato ad Aprilia (che per ora continua a rimanere nel network Pfizer) ; è evidente che occorra al più presto riportare i volumi a "livelli accettabili", soprattutto attraverso l'arrivo di nuovi prodotti e l'accesso a nuovi mercati (l'acquisizione di Ferrosan potrebbe essere utile in tal senso), anche se dobbiamo essere consapevoli che "niente sarà più come prima".
Un' importante affermazione dell'Ing Rubbi riguarda il fatto che i saving che hanno generato la procedura di mobilità appena conclusa erano stati calcolati in base ad un livello produttivo ben preciso; questo significa che in relazione ai volumi attuali e a quelli previsti nei prossimi mesi, i costi restano ancora troppo alti per essere sostenuti. E quindi, che dobbiamo aspettarci?
Per adesso ci è stato comunicato che con ogni probabilità tutti i contratti a termine presenti in azienda non saranno prorogati.
A questo punto c'è stato un aspro dibattito sulla questione della mancanza di efficienza dello stabilimento
Nei giorni scorsi, a seguito della richiesta aziendale di modificare le pause dei turnisti, la RSU ha consegnato un documento contenente alcune segnalazioni di situazioni che generano inefficienza, in attesa di un incontro col Managent per avere delle risposte plausibili sul come sanare tali situazioni e in quanto tempo. Abbiamo nuovamente sostenuto che non è possibile soltanto ridurre i costi e incidere nel contempo sull'efficienza produttiva dell'organizzazione mettendola costantemente in sofferenza. Le recenti variazioni organizzative secondo noi vanno nella direzione contraria a quello che occorre per migliorare le cose: continuare a cambiare le carte in tavola aumentando i compiti delle persone, raddoppiando i riporti o sopprimendone altri non fa che aumentare la confusione e la sfiducia della gente. Abbiamo ribadito che l'intento della RSU è quello di affrontare la questione in termini costruttivi e di volerlo fare ora che il calo di produzione potrebbe consentirci di farlo; contrariamente a quanto afferma qualcuno, noi crediamo nella "necessità di fare squadra " ma siamo stufi di scontrarci con un muro di gomma e sentirci dare come solita giustificazione ad ogni scelta aziendale "ce lo chiede Pfizer, dobbiamo allinearci col modello Pfizer"! Sembra la solita solfa che ci propina in governo Monti per giustificare le sue scelte impopolari: "ce lo chiede l'Europa"! Visto come si stanno evolvendo entrambe le situazioni, diremmo che c'è poco di che essere fiduciosi in chi svolge il ruolo di timoniere!

Intanto abbiamo in programma un'assemblea generale dei lavoratori per il 29 Maggio prossimo.
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