giovedì 7 febbraio 2013

La Findus come la Fiat


Pubblichiamo un comunicato stampa dei colleghi della FLAI-CGIL di Latina in merito a quanto sta accadendo nello stabilimento Findus di Cisterna: come era prevedibile, il "Modello Marchionne" si estende, anche in modo peggiorativo, e con la solita "complicità" di coloro che dovrebbero tutelare assieme al LAVORO anche i DIRITTI ad esso collegati. Non riescono a rispettare neanche le regole che essi stessi hanno voluto!

COMUNICATO STAMPA

La Findus come la Fiat

“Negli ultimi due anni, come è noto, la Findus di Cisterna ha attivato un processo di riorganizzazione che ha portato a due procedure di mobilità (con più di 130 lavoratori licenziati), 24 mesi di cassa integrazione straordinaria, decurtazioni tra i 4/5 mila euro l’anno nei confronti dei dipendenti e situazioni al limite sull’organizzazione del lavoro con demansionamenti, aumento dei tempi di lavoro e, più in generale, riduzioni dei diritti e delle tutele.
Come se non bastasse, in tutto questo periodo l’Azienda ha continuato ad assumere lavoratori somministrati, mettendo addirittura due uffici di agenzie interinali all’interno dello stabilimento di Cisterna.
L’utilizzo distorto degli ammortizzatori sociali è stato più volte denunciato dalla Flai-Cgil che in data 26 marzo 2012 ha anche consegnato al Ministero del Lavoro e al Ministero dello Sviluppo Economico una denuncia dossier in merito.
In una situazione di questo tipo, già di per se molto critica, l’Azienda ha pensato bene di forzare la mano sottoscrivendo un accordo separato il 26 novembre scorso che la Flai-Cgil non ha firmato.
Non vogliamo entrare nel merito dell’accordo perché lo abbiamo già fatto in assemblea con i lavoratori e neanche giudicare le altre OO.SS. che hanno deciso di sottoscriverlo ma il dato di fatto è che quell’accordo non era e non è applicabile perché non è stato sottoscritto neanche dalla maggioranza della RSU (come prevedono gli art. 4 e 5 dell’accordo interconfederale del 28 giugno 2011).
Proprio per questo l’Azienda ha pensato bene di applicare alcuni punti dell’accordo sulla base di trattative individuali e verbali di conciliazione che sta sottoponendo in questi giorni a tutti i lavoratori chiamandoli uno alla volta nell’ufficio del personale.
Tutto ciò non solo rappresenta il fallimento del sindacato confederale, che non ha mai approvato le trattative individuali, ma rende molto più deboli i lavoratori.
Peggio delle discriminazioni attuate dalla Fiat!
Alla Findus sono stati erogati ai dipendenti 500 euro lordi nella busta paga di Gennaio che verranno recuperati a maggio se i lavoratori non accetteranno di firmare i famosi verbali di conciliazione individuale entro il 31 marzo p.v. alle condizioni imposte dall’Azienda.
Non ci sono parole per commentare atteggiamenti di questo tipo che (al peggio non c’è limite) vedono l’avallo di altre OO.SS. e della stessa Confindustria di Latina che è presente da 4 giorni nello stabilimento con un proprio funzionario per firmare, in qualità di conciliatore, i suddetti verbali.
L’atteggiamento messo in atto dalla Findus a quale categoria di relazioni sindacali appartiene?
Non solo, secondo noi, la Confindustria doveva spiegare alla propria associata che l’accordo del 26 novembre scorso non era valido e non si doveva firmare per le regole che insieme ci siamo dati nell’accordo interconfederale del 28 giugno del 2011, ma doveva assolutamente rifiutarsi di sottostare a questo ambiguo gioco dell’Azienda che nulla ha a che vedere con il ruolo concertativo che sempre ha avuto la Confindustria di Latina e che sembra aver smarrito.
Le crisi industriali (ammesso che la Findus sia in crisi vista l’imponente campagna pubblicitaria messa in atto in questi mesi e vista la disponibilità a pagare anche i legali di chi firma i verbali di conciliazione: i lavoratori no ma i legali si!!!) non si contrastano con questi atteggiamenti e con la riduzione dei diritti dei lavoratori ed è ovvio che la Flai-Cgil ha intrapreso una serie di azioni, compresa un’imponente battaglia legale, per osteggiare questi soprusi”.

Questo è quanto fanno sapere in una nota la Segreteria provinciale della Flai-Cgil di Latina e la RSU della Flai-Cgil dello stabilimento Findus di Cisterna di Latina.



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