giovedì 6 ottobre 2011

Si è tenuto il primo incontro dopo l'apertura della procedura di mobilità

Si è svolto oggi pomeriggio, come preannunciato, il primo incontro di routine tra la Direzione aziendale e le rappresentanze sindacali a seguito dell'apertura della procedura di mobilità per 29 posizioni dello stabilimento di aprilia.
Come avranno già potuto capire coloro che ci seguono in diretta attraverso la nostra pagina Twitter, l'incontro di oggi ha assunto un carattere di tipo interlocutorio, dove le parti hanno provveduto a leggere in maniera congiunta quanto riportato sul documento di apertura della mobilità, con le rispettive dichiarazioni, i rispettivi distinguo ed impegni reciproci ad affrontare tutte le possibili soluzioni per ridurre al minimo l'impatto della decisione di Pfizer di ridurre il personale.
E' stato ricordato dal rappresentante di Confindustria in qualità di mediatore,Vespasiano Di Spirito, che le parti hanno 75 giorni per addivenire ad un accordo, altrimenti l'azienda ha facoltà di agire in termini di legge (L.223/91). 
Senza entrare ancora nel merito delle figure dichiarate in esubero, sono state poste delle domande specifiche soltanto per quanto concerne la questione del magazzino, dove appare quanto meno strano il volerne  esternalizzare la parte operativa, la quale ci risulta come un supporto indispensabile alla produzione e funzionale ad essa; inoltre si tratta di personale "diretto" secondo le concezioni di Pfizer. L'Ing Rubbi ha dichiarato che la situazione di oggi è molto cambiata rispetto a quella di luglio, in cui si dichiarava l'intento di agire soltanto in relazione agli indiretti: oggi si è scelto di non intaccare soltanto la parte che riguarda la produzione tout court, agendo su tutto il resto per andare a recuperare quella parte di saving (1,3 milioni di euro) che permetterebbe di soddisfare le richieste Pfizer.
L'azienda conferma di avere intenzione di esternalizzare i servizi generali e gli operatori di magazzino, avviando già nei prossimi giorni una gara d'appalto tra providers in grado di fornire il servizio richiesto e garantendo un'ampia qualità (!?)
Le Organizzazioni Sindacali e la R.S.U. hanno ribadito di essere contrari a discutere di licenziamenti. Inoltre, dopo aver contestato quanto riportato all'ultimo capoverso del punto 2 della procedura (il personale in esubero dell'area di produzione e dei servizi di supporto non risulta possedere le caratteristiche professionali e le competenze rispondenti alle esigenze di flessibilità/polivalenza professionale ed operativa nonchè le conoscenze di strumentazioni e di sistemi operativi informatici adeguate alle nuove e future esigenze delle unità produttive dello stabilimento) hanno detto di essere disposti (sempre che anche l'azienda ne sia disponibile) a discutere di eventuali volontari all'esodo, lavoratori in possesso dei requisiti pensionistici, di novazione di mansione e quant'altro sia alternativo al licenziamento.
L'Ing Rubbi, dopo aver raccolto l'obiezione che nel recente passato i lavoratori sono rimasti "scottati" dalla credibilità delle società scelte per l'outplacement, ha garantito di impegnarsi in prima persona affinchè questo non si ripeta, rimarcando che se non si raggiunge il target, il sito di Aprilia con tutta probabilità uscirà dal network Pizer.
Una provocazione (ma da non considerare tale più di tanto...) è stata fatta da noi della Filctem CGIL riguardo i dirigenti: nella procedura l'azienda afferma che anche il personale dirigente sarà interessato dal processo di riorganizzazione. Ebbene, i lavoratori sono ansiosi di vedere i risultati! Nonostante il Direttore continui ad inalberarsi quando si tira fuori questo discorso dicendo che molti dirigenti sono usciti senza essere sostituiti o che molti di essi non gravano come costi su Aprilia oppure che grazie anche al management attuale "aprilia permane nel network e da' prospettive", quello che appare sotto gli occhi di tutti è che sono ancora tanti e non sembra stiano dando dimostrazione di grandi capacità, visto che appaiono solo in grado di impiantare un piano industriale fatto di riduzione dei costi e di pochi volumi produttivi (peraltro non ancora definitivi). Forse che il costo di un dirigente non equivale a quello di diversi lavoratori in esubero? E lo stesso Cosentino che ormai non fa altro che inviare mail in cui annuncia la necessità di assumere "decisioni non facili" ma che sono "l'unica strada percorribile"? Siamo convinti che il suo compenso equivale a molto di più di 29 esuberi! (bene hanno fatto i lavoratori a rispondere disgustati alla mail di ieri!).
Comunque il prossimo incontro è stato fissato per il 19 ottobre a partire dalle 15:30 presso Confindustria Latina, sperando di ottenere qualche ripensamento o disponibilità da parte aziendale. Nel frattempo domani ci sarà un'assemblea generale di tutti i lavoratori con gli orari indicati nel post precedente.

Seguiranno aggiornamenti.

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