sabato 1 settembre 2012

TSUNAMI "POSITIVO" (Riunione D.A. - R.S.U. 31 Agosto)

Nella giornata di ieri, venerdì 31 agosto 2012, la Direzione Aziendale (presenti Rubbi, Gaddini e Ramacciani) ha convocato la R.S.U per fornire alcuni chiarimenti in merito alle decisioni assunte da Pfizer relativamente all'acquisizione di Ferrosan. Come molti di voi ricorderanno, nella riunione "plenaria" del 2 agosto scorso l'ing. Rubbi comunicò ai presenti che era in corso un P.N.S.(plant network strategy) per stabilire le capacità produttive del network (soprattutto in ambito E.U.) a seguito dell'ingresso degli stabilimenti Ferrosan di Danimarca (Søborg) e Romania (Cluji). Lo stesso Rubbi si era mostrato in quell'occasione molto ottimista affermando che "in tempi brevi"  avremmo avuto delle risposte in merito al probabile trasferimento di prodotti ad Aprilia.
Ebbene, ieri ci è stato comunicato ufficialmente che il sito produttivo danese (200 milioni di euro di fatturato, presente nei mercati scandinavo, russo, polacco e ungherese, con prodotti multivitaminici, probiotici, cosmetici (Imedin) e omega 3, che occupa circa 180 dipendenti) verrà chiuso entro 4 anni e il 95% dei suoi prodotti sarà trasferito ad Aprilia (soltanto l'omega 3 resterà presso i terzisti danesi).
Lo stabilimento romeno (di piccole dimensioni visti gli 80 dipendenti) rimarrà aperto per delle piccole produzioni in collaborazione con Aprilia.
Lo stabilimento danese produce attualmente prodotti solidi per circa 15/16 milioni di confezioni, mentre Aprilia produce circa 60 milioni di confezioni, per cui avremmo un incremento di circa il 25% dei volumi, con un miliardo di cpr di aumento.Ovviamente la chiusura di Søborg non è dovuta a motivi di scarsa efficienza bensì al fatto che i siti "doppioni" generano costi inutili. La scelta è ricaduta su Aprilia in quanto abbiamo dimostrato di essere competitivi sui costi, affidabili verso i clienti e dal punto di vista gmp. Infine la nostra capacità produttiva è attualmente utilizzata a meno del 50%.
In sostanza, per usare le parole dell'Ing Rubbi, le novità di questi giorni si presentano ai nostri occhi come uno "tsunami positivo", è un'operazione che rappresenta il più grande trasferimento in ambito consumer degli ultimi anni.
Certamente i lavoratori sono rimasti soddisfatti dall'apprendere queste novità, anche se ovviamente i tempi di trasferimento delle tecnologie sono mediamente lunghi (4 anni); comunque si tratta di una "boccata d'ossigeno provvidenziale" viste le incertezze degli ultimi tempi.
Infine (a completamento della "positività" dell'incontro) ci sono stati illustrati alcuni progetti ( ancora in fase di elaborazione ) che prevedono il trasferimento ad Aprilia di altri prodotti (legati all'acquisizione della californiana Alacer, ad accordi con Astra Zeneca e...il Baldriparan!). Se tutte queste novità andassero in porto, Aprilia tornerebbe a produrre i volumi del 2004 quando raggiunse il suo massimo storico!
In termini di investimenti occorrerà creare un'area isolata e segregata per i probiotici e si dovrà procedere a studi di capacità che potranno prevedere l'ampliamento di alcuni reparti produttivi. Come R.S.U. abbiamo chiaramente posto l'accento sulla probabile necessità di assumere in maniera "stabile" del nuovo personale evitando quindi il continuo ricorso a "tagli" per far fronte al contenimento dei costi. Rubbi ha affermato che sicuramente qualche considerazione dovrà essere fatta in merito a questo argomento. A questo punto aspettiamo fiduciosi...

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