lunedì 21 novembre 2011

Nuovo incontro per la mobilità

Questo pomeriggio le rappresentanze sindacali hanno incontrato nuovamente la Direzione Aziendale per proseguire le trattative sulla procedura di mobilità aperta il 5 ottobre scorso.
L'azienda ha voluto subito fornire alcune informazioni in merito alle richieste effettuate da noi durante lo scorso incontro in merito a determinate figure professionali che riteniamo troppo legate alla produzione per poter essere dichiarate in esubero. Rubbi e Ramacciani hanno affermato che il numero degli esuberi resta invariato (22) e che le attività di tutte le figure in esubero verranno ripartite: in particolare quelle dell'area Servizi Tecnici saranno ripartite nell'ambito dell'Ingegneria e Manutenzione. Inoltre, per quanto concerne il settore sanitario, l'analisi effettuata conferma l'intenzione di tenere una infermiera in orario centrale (assunta dalla società di outsourcing) e nel contempo puntare al miglioramento della formazione dei componenti della Squadra di Primo Soccorso, aumentandone anche il numero (dagli attuali 20 fino a 30 componenti), confidando anche nel pronto intervento del 118 in caso di grave necessità. Abbiamo rigettato questa impostazione! Non possiamo accettare la logica che per fare saving si vada a tagliare sulla sicurezza dei lavoratori. Allo stesso modo restiamo molto scettici sulla scelta di ripartire tra gli altri lavoratori tutte le attività delle figure in esubero, sia come carichi di lavoro che come capacità espletamento.
Rubbi ha affermato che il target dei 4,8 milioni di saving deve essere raggiunto comunque e che il 70% dei costi è dato dai salari, mentre il restante 30% è dato da altre 15 voci che concorrono ciascuna per circa il 2%. Risulta già faticoso gestire le 22 persone rimaste, per le quali sono previste alcune ipotesi: 4 persone su 10 dei servizi generali dovrebbero essere assunte dalla società che fornirà tali servizi (outsourcing); 3 sono i possibili pensionabili (2 in produzione e 1 presente nella lista degli esuberi dichiarati); 9 ricollocabili (novazione di mansione): 4 in produzione, 2 in magazzino, 2 in portineria e 1 al technology; i 2 in portineria (in ambito security e sotto la diretta responsabilità dell'EH&S Manager) ci consentirebbero di ricorrere alla società esterna soltanto di notte, sabato e domenica. Il costo delle 9 possibili novazioni sarebbe di circa 113 mila euro annui, i quali dovranno essere recuperati da un'altra parte. Resterebbero 6 esuberi per i quali non è prevista alcuna ricollocazione e per i quali è molto difficile trovare altre fonti di risparmio per coprirne i costi (circa 380 mila euro annui).
Il sindacato ha comunque rimarcato la non disponibilità a siglare un accordo che preveda dei licenziamenti a termine di legge e che a queste condizioni non si arriverebbe ad un accordo; inoltre l'impegno concreto dell'azienda deve essere rivolto soprattutto ad un discorso di outplacement, dove si cerchi di garantire ai livelli più alti la ricerca di un posto di lavoro alternativo che sappia garantire i requisiti di cui si è in possesso.
Un'altra richiesta fatta all'azienda è stata quella di iniziare a discutere di "pacchetto economico" di incentivo all'esodo per incoraggiare eventuali volontari. L'azienda ripropone quanto previsto dall'ultimo accordo siglato in una mobilità in Wyeth, quello di luglio 2010 riguardante il Commerciale. Secondo il sindacato non può esserci alcun accordo di riferimento: occorre farne uno ex-novo.
Infine, a richiesta di conoscere il nome della società che dovrebbe fornire l'esternalizzazione dei Servizi generali, l'azienda ha affermato di non poterne ancora rivelare il nome in quanto non si è ancora raggiunto un accordo su tutti i requisiti richiesti; è ferma intenzione aziendale di ottenere il massimo delle garanzie per tutti i lavoratori coinvolti, a partire dal vincolo di assunzione per le categorie protette, volendo ripercorrere l'accordo già siglato nel 2009 sui servizi generali, poi congelato a seguito dell'acquisizione Pfizer.

Nota: visto che scadono i primi 45 giorni previsti per legge in ambito territoriale, è stato siglato un verbale di mancato accordo; gli ultimi 30 giorni di trattativa avverranno in sede di Regione Lazio e l'ultimo giorno utile per addivenire ad un accordo è il 19 dicembre. Prossimi incontri previsti: 6 e 12 dicembre.

Seguiranno aggiornamenti.

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