Ieri si è tenuto in Confindustria Latina il secondo incontro relativo all'esame congiunto sulla procedura di mobilità aperta il 1° Marzo da Wyeth per i suoi ultimi Informatori Scientifici del Farmaco.
La Dott.ssa Gasperini ha fornito alcuni chiarimenti/aggiornamenti sui numeri visto che la volta scorsa ci sono stati diversi dubbi a riguardo: la procedura è stata aperta per 82 posizioni organizzative ma già nell'incontro del 10 Marzo c'erano 6 posizioni vacant e 4 pending (ovvero che stavano completando le selezioni per passare in Pfizer) quindi gli esuberi erano in realtà 72.
Nel frattempo, attraverso altri job posting sono stati assunti in Pfizer altri 4 lavoratori per cui attualmente il numero totale degli Informatori in esubero è di 68 unità distribuite in maniera pressocchè omogenea e uniforme su tutto il territorio nazionale: 26 al Nord-27 al Centro-15 al Sud. La Direzione Pfizer informa di aver attivato altri 29 job posting distribuiti in tutta Italia e riguardanti 13 posizioni per la linea Enbrel (riservati in via preferenziale agli ISF Wyeth) , 4 per la Primary Care, 12 la nuova linea ospedaliera e established products. Se tutte le candidature andassero a buon fine si ridurrebbero ulteriormente gli esuberi a 39 unità.
I vertici aziendali di Wyeth e Pfizer hanno voluto rilevare il fatto che 18 lavoratori su 68 attualmente in carico a Wyeth, pur possedendo i requisiti, non si sono candidati entro i termini fissati per effettuare le selezioni in relazione a dei job posting che li riguardavano. Le Organizzazioni Sindacali hanno replicato affermando che i fattori che hanno generato tale mancata adesione sono molteplici e riguardano sia una cattiva informazione da parte aziendale, sia la volontà da parte di alcuni di lasciare l'informazione scientifica e sia la sfiducia verso questo tipo di selezioni, visto che diverse persone che hanno proposto la propria candidatura non hanno nemmeno ricevuto risposta; la domanda provocatoria rivolta ai manager è stata quindi "qual è il senso dei job posting visto che comunque le selezioni vengono effettuate direttamente da Pfizer, e spesso senza dare una chiara sensazione di imparzialità?". E' stato comunque chiesto di poter riaprire i temini per i 18 che non hanno aderito.
Tornando al personale che resterebbe in esubero, è stato comunicato ai rappresentanti sindacali che sono stati raggiunti degli accordi con un paio di società interessate ad assorbire diversi informatori : 1) Pangea, la quale oggi non fa promozione ma compra prodotti affidandone la promozione presso società terze; la stessa è però intenzionata a creare una propria linea di Informazione che necessita di 70 ISF distribuiti su tutto il territorio nazionale; ad oggi non ha neppure una sede operativa ma è disponibile ad aprirne una nella nostra zona. 2)HG 80, la quale è disposta ad assumere fino a 10 ISF per potenziare la propria rete di promozione.
In considerazione di quanto sopra esposto, il totale degli Informatori necessari potrebbe arrivare anche a 109 (i 70 di Pangea+i 10 di HG80+i 29 di Pfizer) ovvero più del doppio degli esuberi!
Il Sindacato, memore di acune esperienze negative del passato, si è subito dichiarato poco entusiasta delle proposte, vista la poca consistenza delle società indicate (peraltro semisconosciute), ribadendo la necessità di ridurre ulteriormente il numero degli esuberi attraverso l'assorbimento in Pfizer e fornire al personale delle garanzie certe, proponendo nel contempo di ripercorrere il modello di accordo sottoscritto in occasione della precedente mobilità degli ISF Pfizer che ha interessato 400 lavoratori. Si ritiene che la prima azienda farmaceutica al mondo abbia il dovere di dare risposte concrete, altrimenti non ci sarà alcuna disponibilità da parte sindacale.
Il Dott. Mandelli ha ribadito la volontà di addivenire ad un accordo tra le Parti, ribadendo però di non voler riproporre il tipo di intesa raggiunta nel recente passato dove su 400 ISF Pfizer, ben 380 hanno scelto il massimo incentivo e sono andati in mobilità mentre soltanto 20 hanno scelto il posto di lavoro presso un'altra azienda. Inoltre, visto il numero relativamente esiguo degli esuberi attuali, non c'è l'impatto sociale dell'altra volta. Si conferma l'impegno a non lasciare nessuno a piedi ma si predilige l'offerta di posti di lavoro, riducendo notevolmente gli incentivi all'esodo, i quali vengono proposti in base a quanto segue:
- una quota fissa per tutti pari a 12 mensilità nette
- un tetto di 10 mensilità nette aggiuntive a seconda dell'anzianità aziendale
- 6 ulteriori mensilità nette aggiuntive in caso di uscita entro breve termine
Per coloro che decideranno di passare senza soluzione di continuità presso un'altra azienda ci saranno degli incentivi ridotti, in proporzione.
Le Organizzazioni Sindacali si dichiarano insoddisfatte delle proposte ricevute e le Parti si aggiornano al 31 Marzo 2010 per proseguire il confronto.
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